mercoledì 11 dicembre 2013

43/52


Probabilmente nessuno se ne sarà accorto (com'è giusto che sia, ovviamente), ma da qualche tempo sto saltando l'appuntamento con la foto settimanale. Stava diventando una sorta di obbligo, non mi divertivo più e ho deciso di prendermi una pausa. Mica siamo ai lavori forzati, qui, eh. Ho tenuto duro per un sacco di tempo, alcune volte facendo davvero fatica, ma trovando sempre l'ispirazione per pubblicare qualcosa che valesse la pena condividere (almeno lo spero). Ultimamente, però, la cosa si stava trasformando in una forzatura e quindi, basta. Ci manca ancora che uno debba sentirsi costretto a pubblicare degli inutili post su un blog, eh insomma, c'è un limite a tutto! Quindi ho deciso di rallentare, continuerò a pubblicare una foto qua e là, ogni tanto, non ci sarà una cadenza fissa. E quando arriveremo finalmente alla foto numero 52, ragazzi, che figata! Sarà la conclusione di un progetto, magari un po' più lento, ma ce l'avremo fatta. Del resto, mica si può essere perfetti. Io, perlomeno, non lo sono proprio mai stata. Mai stata bella, mai stata secchiona, mai stata veramente magra, mai stata ricca, mai "arrivata" sul lavoro. La mia è una vita da mediana (ah, anche mai stata brava negli sport), che vi devo dire. E quindi volete che mi spaventi l'imperfezione di un progetto sul blog?

E visto che sono in vena, vi devo fare una confessione. Sono un'omicida. Intenzionale. Ho ucciso la mia pasta madre. Dolcemente, serenamente, l'ho uccisa. Dopo l'entusiasmo iniziale e un lungo periodo di tentativi e sperimentazioni, mi sono resa conto che panifico davvero troppo poco per giustificare il continuo mantenimento della signorina in frigo. Ho realizzato che stavo davvero sprecando una quantità notevole di farina e non mi sembrava giusto. Non ha senso continuare a rinfrescare, curare, accudire, se poi si usa la pasta madre meno di una volta al mese. Non fa per me. Ci ho provato e con grande serenità ho detto basta. Una piccola voce dentro di me la bolla come fallimento, ma - come ho già detto - la verità è che non sono perfetta (e questo lo so per certo da quando andavo a scuola con i vestiti fatti da mia mamma in piena epoca paninara) e neppure lo voglio essere (beh, all'epoca un bauletto Naj Oleari mi avrebbe migliorato la vita, ma che ci devo fare, così è). Ah, a proposito di fallimenti,  la prossima volta vi devo raccontare della mia orchidea, che ha perso tutti i fiori. Uh, poi verrà anche il momento di confrontarmi con i buoni propositi dello scorso anno, ussignur.

4 commenti:

  1. che bel post, rasserenante in un periodo frenetico in cui si corre dietro a mille incombenze e poi si rischia di perdere la messa a fuoco giusta.
    ps. però non è vero che non ce ne eravamo accorti...io almeno al mercoledì passavo a vedere se c'era la fotina :D

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    1. Ci sono voluti quarant'anni per riuscire ad accettarmi come sono e a capire che ci sono cose giuste per me e altre no. Meglio tardi che mai. Si sta un gran bene! :-D
      Baci belli
      Cinzia

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  2. non so se mi ha preso il commento precedente... comunque sia... con i propositi degli anni passati e futuri non ho proprio intenzione di confrontarmi... troppe cose brutte successe... per quel che riguarda la pasta madre... mi sento di discolparti dall'accusa di omicidio... sì bello, naturale, tante cose buone, ecc.... ma troppo sbattimento!!!! Io non sono mai stata invogliata a cominciarla! (e sì che me la volevano regalare!) Poi, come te, non panifico o impasto troppo spesso, per cui... io e il mio lievito di birra continueremo a volerci bene e a impastare pizze e dolci quando ne avremo voglia! ne userò di meno, questo sì, e prolungherò la lievitazione!!! (e comunque... se questa è una foto della tua cucina... io voglio venire a cucinare da te!!! è bellissima e luminosissima!!! Invece da me ogni volta è una tragedia, causa mancanza di luce!!)

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    1. Nuuuuu, la mia cucina è veramente buia, la foto è dovuta a un caso fortuito legato a sole splendente fuori e lucine di Natale dentro!
      Grazie di avermi discolpata dall'accusa di omicidio...non sai il sollievo che ho provato quando l'ho buttata via (cuore di pietra)!
      Baci
      Cinzia

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