Buongiorno, amici di casa di Cindy. Come state? Ve la state godendo quest'estate? Spero vivamente che vi stia regalando quanto di più bello possiate desiderare. Perché io vi voglio un sacco di bene, capito? Ma tanto, tanto eh!
Qui va tutto al solito, lavoro, cane, amici, famiglia, sole, mare, maccaja, vento forte, aperitivi a non finire, sagre all'aperto, gitarelle, vacanze da desiderare senza poterle realizzare, attesa dei saldi, zoccoletti a ripetizione, gonne vintage, magliette degli Smiths, musica a volume socialmente imbarazzante, ciliegie, fragoline di bosco, voglia di montagna, albicocche appena colte, profumo di lavanda. La solita estate, insomma.
Come detto, desideravo ardentemente una vacanza a fine estate, ma temo non si riuscirà a realizzarla, quindi spero vivamente di compensare con delle piccole fughe qua e là nel corso dei prossimi mesi. Tenete le dita incrociate per me. Intanto, nel fare una lista delle cose di cui vi vorrei raccontare, come sempre mi sono accorta che mi lamento ma poi di cose ne faccio parecchie. E quindi via, un nuovo round di chiacchiere del venerdì, che sarà lunghetto, visto che le ultime chiacchiere risalgono a metà maggio.
- proprio a fine maggio, ho passato una giornata che definire incantevole sarebbe terribilmente riduttivo. Sono stata al Salone del Libro a Torino, già di per sè una cosa molto piacevole (che tra l'altro non facevo da anni), ma che è stata resa perfetta dalla presenza di tre persone a me molto care. Si tratta di Katiuscia, Francesca e Valeria, tre meravigliose donne che fanno parte della mia quotidianità virtuale da anni. Non ci eravamo mai viste prima e, per quella strana magia che accompagna le persone belle, ci siamo incontrate per caso in coda all'ingresso e abbiamo passato l'intera giornata insieme. Risate, chiacchiere, bellezza, non sto qua a dirvi. La giornata è stata resa ancor più perfetta da un abbraccio a Laura, un'altro regalo speciale di questo blog. Chi dice che l'internet è brutto, lo sta facendo male, fidatevi.
- dopo un'amicizia virtuale di anni senza incontrarci, io e la Valeria di cui sopra siamo riuscite a vederci due volte nel giro di un mese. Infatti, per questioni legate al lavoro di mio marito, sono stata a Parma e Valeria è stata così gentile da farmi da guida turistica alla scoperta di questa meravigliosa città, dove non ero colpevolmente mai stata. Abbiamo passato una mattinata a camminare e a scoprire quartieri, storie, persone. Ora Parma per me non è solo più una bella città, ma un luogo speciale dove ci sono luoghi, facce e cuori.
- quando sono arrivata a Parma, passeggiando nella piazza centrale, ho scoperto che c'era la mostra fotografica di Patti Smith: potevo perdermela? Ovviamente no e ho fatto benissimo, perché è stata davvero interessante. Avendo letto M Train (cosa che vi consiglio di fare, se avete intenzione di visitare la mostra), tutti gli scatti in mostra hanno acquisito un significato ancora più intenso. Ma, senza nulla togliere alle foto della cara Patti, due cose ho amato molto: la sala contenente tutti i libri preferiti di Patti, scelti da lei, e la mostra New York Scene, dove sono stata travolta dalla bellezza di questi scatti che ritraggono Andy Warhol.
- sempre durante quel weekend a Parma, ho colto l'occasione per vedere un posto che desideravo visitare da tempo: il Labirinto della Masone. Se ancora non ne avete sentito parlare, si tratta di un labirinto - pare sia il più grande esistente al mondo - realizzato interamente con piante di bambù. È un luogo incredibile, con una atmosfera pazzesca. Se volete saperne di più, ne ho parlato qui.
- come sapete se mi avete letto recentemente, sono stata anche a Rimini. Di Rimini non sto a dirvi nulla, ne ho già parlato in un post apposito, vi dico solo che ho avuto l'occasione di andare al Matrioska Lab, un mercatino handmade che si tiene due volte l'anno in una location cupa ma bellissima, l'ex-mattatoio della città. Tutta la crudeltà del passato è ora rivestita di bellezza, grazie appunto a questo evento fighissimo. C'era un'atmosfera molto berlinese, con muri scrostati, file di lucine e decine di creativi. Avrei comperato tutto, alla fine non ho preso nulla, ma mi sono incantata ai banchetti di Come le ciliegie, Alt Means Old, I quadritos di Brunella Tegas, Collage Vintage e moltissimi altri.
- in questo periodo non ho guardato nulla in tv. Niente film, quasi niente serie, nulla. La tv è rimasta spenta per giorni, settimane direi. L'unica cosa che ho fatto, visto che ero sola a casa per qualche giorno, è stato guardare The Beginning of Everything, la serie di Amazon dedicata a Zelda Fitzgerald. Inutile dire che adesso sono ossessionata dalla moda anni '20 e da quel periodo in generale (passione peraltro già nata con Peaky Blinders) e ovviamente ho già comperato un libro sull'argomento. No, non cambierò mai.
Come ogni estate, mi prende una gran nostalgia di Las Vegas e allora non ascolto altro che loro:
E voi ditemi, cosa mi raccontate di bello?
- proprio a fine maggio, ho passato una giornata che definire incantevole sarebbe terribilmente riduttivo. Sono stata al Salone del Libro a Torino, già di per sè una cosa molto piacevole (che tra l'altro non facevo da anni), ma che è stata resa perfetta dalla presenza di tre persone a me molto care. Si tratta di Katiuscia, Francesca e Valeria, tre meravigliose donne che fanno parte della mia quotidianità virtuale da anni. Non ci eravamo mai viste prima e, per quella strana magia che accompagna le persone belle, ci siamo incontrate per caso in coda all'ingresso e abbiamo passato l'intera giornata insieme. Risate, chiacchiere, bellezza, non sto qua a dirvi. La giornata è stata resa ancor più perfetta da un abbraccio a Laura, un'altro regalo speciale di questo blog. Chi dice che l'internet è brutto, lo sta facendo male, fidatevi.
- dopo un'amicizia virtuale di anni senza incontrarci, io e la Valeria di cui sopra siamo riuscite a vederci due volte nel giro di un mese. Infatti, per questioni legate al lavoro di mio marito, sono stata a Parma e Valeria è stata così gentile da farmi da guida turistica alla scoperta di questa meravigliosa città, dove non ero colpevolmente mai stata. Abbiamo passato una mattinata a camminare e a scoprire quartieri, storie, persone. Ora Parma per me non è solo più una bella città, ma un luogo speciale dove ci sono luoghi, facce e cuori.
- quando sono arrivata a Parma, passeggiando nella piazza centrale, ho scoperto che c'era la mostra fotografica di Patti Smith: potevo perdermela? Ovviamente no e ho fatto benissimo, perché è stata davvero interessante. Avendo letto M Train (cosa che vi consiglio di fare, se avete intenzione di visitare la mostra), tutti gli scatti in mostra hanno acquisito un significato ancora più intenso. Ma, senza nulla togliere alle foto della cara Patti, due cose ho amato molto: la sala contenente tutti i libri preferiti di Patti, scelti da lei, e la mostra New York Scene, dove sono stata travolta dalla bellezza di questi scatti che ritraggono Andy Warhol.
- sempre durante quel weekend a Parma, ho colto l'occasione per vedere un posto che desideravo visitare da tempo: il Labirinto della Masone. Se ancora non ne avete sentito parlare, si tratta di un labirinto - pare sia il più grande esistente al mondo - realizzato interamente con piante di bambù. È un luogo incredibile, con una atmosfera pazzesca. Se volete saperne di più, ne ho parlato qui.
- come sapete se mi avete letto recentemente, sono stata anche a Rimini. Di Rimini non sto a dirvi nulla, ne ho già parlato in un post apposito, vi dico solo che ho avuto l'occasione di andare al Matrioska Lab, un mercatino handmade che si tiene due volte l'anno in una location cupa ma bellissima, l'ex-mattatoio della città. Tutta la crudeltà del passato è ora rivestita di bellezza, grazie appunto a questo evento fighissimo. C'era un'atmosfera molto berlinese, con muri scrostati, file di lucine e decine di creativi. Avrei comperato tutto, alla fine non ho preso nulla, ma mi sono incantata ai banchetti di Come le ciliegie, Alt Means Old, I quadritos di Brunella Tegas, Collage Vintage e moltissimi altri.
- in questo periodo non ho guardato nulla in tv. Niente film, quasi niente serie, nulla. La tv è rimasta spenta per giorni, settimane direi. L'unica cosa che ho fatto, visto che ero sola a casa per qualche giorno, è stato guardare The Beginning of Everything, la serie di Amazon dedicata a Zelda Fitzgerald. Inutile dire che adesso sono ossessionata dalla moda anni '20 e da quel periodo in generale (passione peraltro già nata con Peaky Blinders) e ovviamente ho già comperato un libro sull'argomento. No, non cambierò mai.
Come ogni estate, mi prende una gran nostalgia di Las Vegas e allora non ascolto altro che loro:
E voi ditemi, cosa mi raccontate di bello?