Buongiorno miei cari. Vero ci saluta, prima di andare in vacanza, con un post che parla proprio di vacanze, di incontri, di magie che capitano solo d'estate. E di Iggy Pop, ragazzi, mica uno qualsiasi! Buona lettura.
Cara Cinzia, oggi ho ascoltato una canzone per strada e proprio come si vede nei film, sono stata trasportata nella dimensione dei ricordi, di quando basta anche solo un profumo a richiamare una storia. Qualche anno fa, ad Agosto, io e le mie amiche erasmus abbiamo attraversato la Puglia in un viaggio rigorosamente on the road dal Gargano al Salento. Andavamo in giro di spiaggia in spiaggia, da campeggio a campeggio, con i capelli pieni di sabbia e i visi cotti dal sole.
Ci fermammo, una sera all’ora di cena a Polignano e lì incontrammo un artista di strada che, con una chitarra, si fermò a canticchiare qualcosa con noi.
Subito dopo ricordo che ci chiese i nomi poi si girò verso di me e mi disse, con l’espressione Gatsbiana : “tu, i tipi come te li conosco, tu hai l’occhio selvaggio!”.
Questo episodio è uno di quelli che rivisitiamo spesso ogni volta che incontro le mie donne erasmus ed è un ricordo che mi è molto caro, legato ad un momento molto ricco di un anno molto intenso che ripeterei in loop, se solo fosse possibile.
E’ per questo che, ogni volta che Iggy Pop canta Wild Child, io sento un po’ che quella canzone sia anche per me. Non lo dico io eh, lo ha detto il chitarrista a Polignano.
Iggy Pop, è uno dei protagonisti della scena punk, rock, hard rock, glam rock degli anni ’70, leader degli Stooges, la sua amicizia e collaborazione con David Bowie è ormai parte della leggenda. Vi esorto nuovamente ad andarvi a guardare Velvet Goldmine, il film che si ispira a personaggi quali lo stesso David e Iggy in una rivisitazione di quelli che erano gli anni dell’ambiguità sessuale e del lustrino, gli anni del glam rock. Non finirò mai lodarne la colonna sonora.
Wild Child l’ho incontrata anche nelle scene iniziali di uno di quei film che ho amato: The Runaways. Il film narra la storia dell’omonimo gruppo musicale cult della seconda metà degli annni ’70 composto da giovanissime donzelle tra cui la splendida Joan Jett.
E’ una Kirsten Stuart giovanissima a vestire i panni di Joan e proprio all’inizio del film, nelle prime scene, la vediamo addentrarsi in un club con il sottofondo di questa canzone alludendo al fatto che anche lei, caro Iggy è una wild child.
Che poi diciamocelo, sotto sotto, siamo tutti degli wild ones.