(foto Buzzfeed)
E poi c'è la mia casa ideale. Beh, ma anche quelle sono ideali, no? Sì, ma la mia casa ideale è un po' più ideale delle altre perché è vera, esiste, è fatta di calce e mattoni, ci passo davanti ogni singola mattina.
La mia casa ideale non è nuova, non amo le case nuove, manca loro la personalità. La mia casa è vecchia, un filo cadente, con l'intonaco un po' andato, di un colore grigio spento. Ma io lo lascerei così, perché si intona perfettamente allo splendido, enorme cespuglio di ortensie che cresce davanti alla facciata. La mia casa ideale ha un grande giardino imperfetto, pieno di piante vecchio stile e fuori moda. La mia casa ideale ha un prato verde con i ciuffetti irregolari e qualche margherita che spunta qua e là, ma con l'erba sempre ben tosata per camminarci sopra a piedi nudi.
Il giardino della mia casa ideale ha un vecchio pergolato in legno su cui si arrampica un glicine rigoglioso, che io non amo, ma con il quale farei subito amicizia. Nel giardino della mia casa ideale c'è un roseto colorato, qualche pianta di lillà, aiuole di tulipani che colorano la primavera e gerani che fioriscono fino a settembre inoltrato. Nel giardino della mia casa ideale c'è anche un angolo lasciato a prato, che aspetta solo la mia mano per diventare un orto.
La mia casa ideale è piccola, ma su tre piani. Se ne conosco il giardino a memoria, non so come sia l'interno. Ma se ci fossi io, se potessi aprire quel cancello e farla mia, allora il piano terra diventerebbe una grande cucina, con al centro un tavolo enorme dove impastare, pranzare, lavorare, prendere il tè, chiacchierare. Sul tavolo ci sarebbe sempre una scatola di latta con i biscotti al burro, come a casa di mia nonna. Non ci sarebbero pensili, ma mille mensole e piatti appesi un po' ovunque. Insieme a foto e chincaglieria di ogni tipo. Poi ci sarebbe un divano su cui buttarsi quando si è stanchi, vicino alla stufa dove chiacchierare per ore in inverno.
Al piano di sopra, ci sarebbe un enorme studio luminoso, zeppo di libri fino all'inverosimile. Ci sarebbe tantissimo spazio, mensole bianche in ogni dove, colorate dalla moltitudine di romanzi e libri di fotografie. Nelle poche pareti libere, ci sarebbero foto in bianco e nero e copertine di vinili, manifesti vintage e ricordi di viaggio. Ci sarebbe un giradischi, dei vecchi vinili, una poltrona davanti alla finestra e un tavolo con una vecchia lampada dalla luce fioca.
E poi ancora su, al piano di sopra. Lì ci sarebbe la nostra stanza da letto, con un grande letto da cui si possa guardare il cielo, vecchi comodini rimessi a nuovo e i quadri che mi porto dietro da sempre. E poi ci sarebbero una, anzi due, camere per gli ospiti, ché una casa ha senso solo se riempita di voci e risate e colazioni in compagnia e chiacchiere fino a notte fonda.
Questa è la mia casa ideale, mi raccontate la vostra?