mercoledì 6 maggio 2015

Mi piace quando Vero preme play

Veronica è in Canada, ormai lo sapete. Quando è partita era piena di malinconia, ma io sapevo che quella terra l'avrebbe conquistata. Lo sapevo io, in fondo in fondo lo sapeva anche lei. E questo post dimostra quanto io avessi ragione. Che bello scoprire cose nuove, che bello innamorarsi ogni giorno, che bello che ci sia sempre della musica ad accompagnare i nostri giorni. Buona lettura di questo ennesimo, meraviglioso post. E non scordate la playlist, mi raccomando! 

Stevie Wonder mi piace. Sono una persona gioiosa io, rido anche con il mal di denti io, ho alcune delle migliori incipienti rughe d’espressione. Stevie Wonder mi fa sorridere moltoLa canzone di cui vi parlo è datata 1970, un anno che dà l’inizio a un decennio di musica eccellente che contiene un buon numero delle mie canzoni preferite.


Ultimamente sono stata invitata a una delle feste di addio che si fanno quando qualcuno arriva e sta per poco tempo. Una di quelle feste dove tutti ascoltano musica trash commerciale mentre tu e un paio di persone conosciute quella sera state ad ascoltare Billy Idol cantare Iggy Pop su youtube via cellulare. 

Quando sono finalmente andata a dormire erano le cinque di mattina. Mentre l’alba canadese si affacciava dai bordi dei boschi alle porte della città che mi ospita, quello che ho pensato è stato “like a fool I went and stayed too long” e da qui è partita l’idea di parlarvene, mentre me ne sto spiaggiata sul divano digitale di Cinzia che come una buona host mi sta ad ascoltare ogni volta e mi continua a viziare come solo lei sa fare.


Dicevamo, Stevie è un pezzo grosso della musica soul mondiale, una voce inconfondibile dalle mille sfumature, una voce che canta d’amore. Stevie è un genio, capace di suonare ogni strumento che rientri nel suo campo visivo, è stato un enfant prodige e all’età di quattro anni suonava già il pianoforte. E’  uno degli artisti i cui pezzi sono stati oggetto di cover da artisti del calibro di Michael Jackson, Prince, Erykah Badu (immensa lei ma questa è un’altra storia).

Ma tornando a noi, ci credete voi al colpo di fulmine? Quella sensazione di essere letteralmente cotti, brasati, dorati, conditi, insomma vi è mai capitato? A me è successo talmente tante volte che ho smesso di contarle e ogni volta che succede, ascolto Signed, Sealed e Delivered e mi ritrovo piacevolmente dipinta nelle parole di Stevie, che poi come le canta lui non viene voglia di fare il brasato anche a voi. 

Insomma, quando arriva la scarica potete fare di me quello che volete, sono letteralmente signed, drammaticamente sealed e pronta per essere delivered.

E adesso, premiamo play e sguazziamo un po’ nella scia della mia fugace cotta.


1 commento:

  1. ...ho scoperto Stevie Wonder da qualche anno, e mi sono innamorata delle sue musicalità, così stra piene di entusiasmo e bellezza...

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