venerdì 17 luglio 2015

Chiacchiere del venerdì


Questo post, la scorsa settimana, iniziava così: 

Buongiorno. Siete ancora vivi, amici miei, oppure vi siete squagliati per il caldo? Visto che predico sempre contro il freddo, aspetto l'estate con ansia, mi son ripetuta per tutta la primavera "un'altra estate come quella scorsa, per piacere, no", ho fatto voto di non lamentarmi, ma ammetto che in alcuni momenti è davvero dura. Il mio ufficio è in un sottotetto e, in alcuni momenti, sento la testa bollire letteralmente. Ma vabbè, non mi lamento, so che rimpiangerò questo periodo molto presto. 

Voi come state? Cosa mi raccontate? Che fate? Dove andate? La mia estate finora è stata pazzesca, bella in modo assurdo e spero che non succeda nulla a rovinarla. Me la sto godendo alla grande, ma ho quasi timore che sia troppo bello per essere vero. Non so, vabbè, che vi devo dire. Come se non mi meritassi tutta questa bellezza. Lasciamo perdere, dai. 

Poi questo post non l'ho pubblicato. Perché? Perché la cosa che temevo succedesse è successa. Ed è stata più grossa di quello che potessi anche solo lontanamente immaginare. Una di quelle cose che implicano corse all'ospedale, infinite attese e ansia che ti blocca la gola. Quelle cose che ti fanno vedere tutto nero e ti fanno maledire il mondo. Ma poi, quando vedi che la persona malata tira fuori un ottimismo che non le conoscevi, chiacchierando di progetti del futuro, di cucina, di vestiti a fiori, e di mille altre cose leggere, ti maledici per essere stata così triste e in ansia e ti dici che hai il dannato dovere di sorridere e di pensare che tutto andrà bene e che la vita è piena di cose belle e molte di quelle cose belle sono proprio piccole cose leggere. 

E allora eccolo qui, l'elenco delle piccole cose belle dell'ultimo periodo. Che vi racconto come se fossimo seduti sotto il portico a goderci il fresco della sera, immersi nel rumore delle cicale e in un mare di lucciole. 

- cos'ho fatto, finora? Tante cose, ma soprattutto mi sono goduta un bel po' di concerti. Del concerto dei Subsonica vi avevo già raccontato in un post passatoDopo quello, mi sono divertita come una pazza a sentire Jovanotti - ballando in mezzo alla calca di un San Siro pieno zeppo - e mi sono emozionata fino a commuovermi al concerto di Noel Gallagher. Gli Oasis sono il mio passato, la musica di Noel il mio presente e vederlo lì a un passo da me mi ha veramente fatto venire la pelle d'oca. E poi sono andata a sentire i Bluvertigo, con lo spirito con cui si va alla festa del liceo, senza aspettarmi nulla, e ho avuto in cambio un meraviglioso concerto pieno di energia. 

- come saprà chi mi segue su Instagram, ho partecipato a un bellissimo evento social a Genova. Grazie agli Instagramers genovesi e all'Autorità Portuale, ci è stato regalato un giro in battello nel porto commerciale di Genova, insieme a un sacco di gente presa benissimo e felice di godersi il momento. E' stata un'occasione per vedere Genova da un punto di vista diverso, per fare un sacco di foto e per abbracciare finalmente Elena de Il mare in giardino e Paola di Come i cavoli a merenda. Sono tornata a casa col sorriso e il cuore grande così. 

- sto leggendo tantissimo, forse perché il caldo mi fa dormire poco e non mi addormenterei più. Ho letto Le spie non devono amare, del mio adorato Scerbanenco, un romanzo giallo anni '50. Meraviglioso. Dopo Scerbanenco sono passata a Paolo Pejrone, che volevo leggere da secoli. Ho scelto In giardino non si è mai soli, una sorta di diario/guida/manuale di giardinaggio, che racconta l'infinita meraviglia che regala il dedicarsi alle piante e alla natura. E ora sto leggendo Il gruppo, di Joseph O'Connor - di cui non leggevo niente da anni - la storia di quattro amici irlandesi che fondano un gruppo musicale. E' una lettura leggera, appassionata, divertente e commovente. La lettura perfetta per queste sere d'estate.

- in cuffia, ultimamente, ci sono solo Jack Savoretti, Noel Gallagher e l'ultimo album di Florence & The Machine, che è fantastico. Ma fantastico veramente. 

- la TV non la accendiamo praticamente più, in casa. Mio marito si è sparato maratone di cronaca sulle vicende della Grecia, per lui più appassionante di una spy story, mentre io mi sono guardata Le avventure acquatiche di Steve Zissou, film di Wes Anderson che ancora mi mancava e che mi è piaciuto un pochino meno degli altri, ahimè (ma credo di doverlo rivedere) e un documentario su Francesca Woodman, una fotografa che mi affascina da tanto e di cui non sapevo praticamente nulla. Mi aspettano ancora Alla ricerca di Vivian Maier e la quinta stagione di Sons Of Anarchy, ma non so quando li vedremo. Meglio stare fuori a guardare il cielo. 

Ma ditemi, quali sono le piccole cose leggere della vostra estate? 

6 commenti:

  1. Amica, io innanzitutto ti abbraccio poi ti dico che le piccole cose felici della mia estate sono le nottate a preparare Banana Bread come una pazza in loop. Non ce la posso fare. Facciamo che te ne mando un pezzo anzi no, un banana bread intero vah, ne ho la casa piena!

    Un bacio :)

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    1. Mai provato a fare, il Banana Bread. Mi ci butterò.
      Baci belli, amica mia.

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  2. Le mie sono piccole piccole... qualche cena fuori sola col marito, senza pensieri, mangiare in giardino tutti insieme, con i bambini che guardano i pipistrelli volare, una passeggiata di mattina e un gelato al pistacchio.
    La più bella di tutte è assaporare ogni momento e viverlo a pieno.
    Buona estate :-)

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    1. Che cose meravigliose, grazie!
      Un abbraccio e buona estate anche a te.

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  3. daje queen! daje sempre così! e poi raccontaci qualcosa di quel libro che ho visto su instagram, quello sul primo sorso di birra, che mi ispira un casino. abbracci, sole, cuore e amore (che vince sempre).

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