venerdì 22 luglio 2016

Chiacchiere del venerdì


Buongiorno, amici miei. Come state? Io non mi lamento, l'estate fa il suo dovere, il mare è splendido, le sere sono lunghe, l'orto è rigoglioso, la birra è sempre in frigo. Insomma, va tutto bene. Sono poco presente da queste parti, ma ormai è diventata un'abitudine. Conto di ritornare a pieno regime in autunno, ma ho già messo in lista una serie di cose da fare che non so, facciamo che non vi prometto nulla così va meglio.

Che poi vi prometto cosa, non starete mica lì ad aspettare i miei post, no? Con tutto quello che c'è da fare, le meraviglie di post che si possono leggere su centinaia di blog, insomma, mica c'avrete bisogno del mio, no? (Ecco, tutto questo solo per farmi dire "no, ti prego, Cindy, scrivi ancora, non ci abbandonare", sempre il mio solito bisogno di conferme, che vi devo dire. E' un insicurezza che mi porto dietro dalle elementari). 

Comunque, è passato un po' di tempo dall'ultima volta in cui abbiamo fatto due chiacchiere, quindi ho deciso che era giunto il momento di aggiornarvi un po' sulla mia vita. Che suspance, eh? Chissà che vita emozionante. Quali mirabolanti avventure. Vabbè, daje, partiamo con 'ste chiacchiere. 

- cominciamo con i film. Zero. E' passato un mese e mezzo dall'ultima volta in cui ho scritto un post simile a questo e io non ho visto neppure un film, nel frattempo. Manco mezzo. Niente. Nada. Zero totale. Un po' perché è estate, stiamo fuori, quando torno in casa vado dritta a letto, un po' perché non c'ho proprio voglia. Ad agosto comincerà la rassegna di cinema all'aperto, conto di rifarmi lì. Speriamo. 

- serie tv, Cindy? Eh, calma piatta anche lì. Sto guardando Game of Thrones ma non ho ancora finito. Sarà che m'hanno un po' stufato, sarà che se non ci fosse Daenerys nata dalla tempesta avrei già mollato lì, saranno i motivi di cui al punto precedente, insomma, si va a rilento anche in questo campo. Ma non vedo l'ora di finirla per cominciare Strange Things, di cui ho letto MERAVIGLIE. 

- in compenso, mi son rifatta sul fronte delle letture. Complice il risveglio all'alba quando la luce comincia a filtrare dalle tapparelle, mi sono letta L'Italia è un bosco di Tiziano Fratus, un libro che ho corteggiato per mesi in libreria prima di decidermi ad acquistarlo e che non ha deluso tutte le mie aspettative, una bellissima dichiarazione d'amore per la natura e per il nostro paese, con un sacco di spunti per gite alla ricerca di alberi. Poi ho letto The Country Diary of an Edwardian Lady, un diario pieno di schizzi di piante e animali, bellissimo e magico. Poi sono passata a Il resto è ossigeno di Valentina Stella, consigliatomi dalla mia cara Giulia, che ho divorato in due giorni. Dopo mi sono buttata su Un angelo alla mia tavola di Janet Frame, libro che ho acquistato a metà anni '90 dopo aver visto il film di Jane Campion (bellissimo!) e che poi non ho mai letto. E' l'autobiografia della scrittrice neozelandese, che racconta la sua infanzia in Nuova Zelanda, i suoi periodi in ospedale psichiatrico, i viaggi, la professione di scrittrice, un libro veramente magico, pieno di dettagli e preziose minuzie. Poi ho letto Il cammino immortale di Jean-Christophe Rufin, trovato per caso tra le offerte per Kindle e amato molto. Dico da una vita che voglio fare il Camino di Santiago, finirò per leggerne solo nei libri, ma forse va bene così. Ora sto leggendo La felicità delle piccole cose di Caroline Vermalle, scelto tra una pila di libri in offerta in libreria, che mi ha catturato per la sua trama (una sorta di caccia al tesoro sulle orme degli impressionisti). Vedremo. 

- come libri non son messa male, eh? Si dorme meno, si legge di più. Molto semplice. Che altro ho fatto? La scorsa volta c'eravamo lasciati con me che dovevo andare al concerto dei Duran Duran. Ci sono andata. E' stato bellissimo, emozionante, divertente, coinvolgente, insomma, m'è piaciuto. Pensavo di assistere a una sorta di revival, invece è stato un live estremamente contemporaneo. Sono davvero dei grandi, ci avevamo visto lungo, noi ragazzine degli anni '80. 

- sabato scorso, invece, sono andata a sentire Max Gazzé al Porto Antico a Genova. Amo quella location tantissimo, perché è in riva al mare, passano le navi da crociera e mi viene in mente Fellini ed è tutto molto romantico e poi perché, molto più prosaicamente, la location è piccola, si vede da Dio e - come dice il mio amico Mirko - la birra non è mai troppo lontana. Il concerto è stato bello, allegro, col sorriso sulle labbra. E poi c'era anche Elena e questo ha reso tutto ancora più bello. 

- sempre a proposito di concerti, se sopravvivo a un fine settimana piuttosto impegnativo, domenica sera andrò a sentire Daniele Silvestri e non vedo l'ora. L'elenco delle sue canzoni che amo è infinito. Mi mancherebbe giusto Niccolò Fabi, che poi sarebbe anche il più figo dei tre, ma non amo molto la sua musica. Peccato. (Uno dei miei più grandi rimpianti? Non averli sentiti tutti e tre insieme in tour, mannaggia a me). 

- non ho altro da dichiarare vostro onore. Ho fatto qualche acquisto durante i saldi, obbligata dal fatto che sono dimagrita e non mi va più bene quasi niente (buona come scusa, no?), ho comperato le scarpe più belle del mondo e sono entrata nel tunnel del vintage. Ma non andremo oltre, ok? 

Ma voi ditemi, cosa avete fatto? Libri che vi hanno cambiato la vita, film che non ci possiamo perdere, musica in cuffia a rotazione? Ditemi!

Ah, dimenticavo, in questo periodo la colonna sonora è questa qui:

6 commenti:

  1. Comunque... io li aspetto i tuoi post.
    Un abbraccio
    Francesca

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  2. "No, ti prego, Cindy, scrivi ancora, non ci abbandonare"

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  3. Se vuoi facciamo il coretto:" Non te ne andareeeeee, non ci lasciareeee ....." vabbè dai, hai capito :-)))))) e si Strange Things è da vedere, assolutamente.

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    1. Ahahahahaha! Questa settimana mi metto sotto con Strange Things, alè.
      Baci

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