La scorsa settimana, sola in casa, ero seduta sul divano con il computer in grembo e la TV accesa come sottofondo. A un certo punto, ho sentito parlare di dolci, pasticceria, sogni e di un certo Alessandro. Istintivamente, ho alzato lo sguardo, quasi sapessi già di chi si stava parlando. Non mi sbagliavo, la trasmissione raccontava la storia di Alessandro Cavo, titolare della Pasticceria Cavo, produttrice degli Amaretti di Voltaggio, e della Pasticceria Liquoreria Marescotti, un locale storico nei vicoli genovesi. Beh, io Alessandro lo conosco come @alecavo su Twitter, dove seguo anche quella meraviglia di @lindina80 e alla Marescotti ci sono stata, accompagnata dalla favolosa Miss Fletcher, ma non sapevo che nascondesse una storia così appassionante! Devo raccontarvela!
Un giorno, anni fa, nell'andare all'università, Alessandro passa davanti alla saracinesca abbassata della Marescotti, storica pasticceria genovese in Via di Fossatello, nel cuore dei vicoli genovesi. Nel rivedere quel luogo si ricorda di quando, ancora piccolo, accompagnava lì il padre per le consegne e decide di scoprire cosa sia successo alla pasticceria. Venuto a conoscenza del nome dell'erede della Marescotti, Alessandro gli scrive una lettera con una proposta per la riapertura della storica attività. La lettera non riceve risposta e Alessandro continua a scrivere, una lettera all'anno, per sette anni, senza perdersi d'animo. La sua determinazione paga, perché un giorno, la risposta arriva.
Qui entra in scena il signor Flori, un personaggio straordinario, un genovese d'altri tempi, chiuso, parco di sorrisi, ma di gran cuore. Ed è anche un gran romantico il signor Flori perché, una volta ereditata la pasticceria, non potendo mandarla avanti come si era sempre fatto, aveva deciso di chiuderla. Da un giorno all'altro. Aveva tirato giù la saracinesca e chiuso dentro tutti i ricordi. Quella saracinesca è rimasta abbassata per trent'anni, durante i quali il signor Flori ha rifiutato qualsiasi offerta per il locale. Se lì non poteva più esserci la Marescotti, pensava quel signore così speciale, beh allora non ci sarebbe stato nient'altro. Ma l'ostinazione (e la passione) di Alessandro vince la ritrosia del signor Flori e la Marescotti riapre.
La storica pasticceria riapre grazie anche a un ennesimo atto di romanticismo. Colta appieno la personalità del signor Flori, Alessandro non gli offre denaro: in cambio del marchio Marescotti offre "semplicemente" il primo amaretto di Voltaggio prodotto ogni anno, per 99 anni. Il signor Flori accetta, a patto che nulla venga cambiato all'interno del locale. Così la Marescotti oggi è com'era cent'anni fa, con gli specchi, le boiserie, i vetri. Antica nell'aspetto, moderna nello spirito. E ovviamente un po' romantica.
Vero che è una bellissima storia? Io mi ci sono appassionata, perché racconta di persone vere, di sogni e di luoghi con un'anima e volevo assolutamente condividerla con voi. Ci tengo però a dire che questa storia è stata narrata con grande lievità e bravura dalla trasmissione Sconosciuti, in onda ogni sera alle 20.15 su Rai Tre, che racconta storie straordinarie di gente normale. Il video relativo alla Marescotti lo trovate qui. Invece qui trovate un meraviglioso post di Miss Fletcher, che vi porta per mano dentro la Marescotti.
Qui entra in scena il signor Flori, un personaggio straordinario, un genovese d'altri tempi, chiuso, parco di sorrisi, ma di gran cuore. Ed è anche un gran romantico il signor Flori perché, una volta ereditata la pasticceria, non potendo mandarla avanti come si era sempre fatto, aveva deciso di chiuderla. Da un giorno all'altro. Aveva tirato giù la saracinesca e chiuso dentro tutti i ricordi. Quella saracinesca è rimasta abbassata per trent'anni, durante i quali il signor Flori ha rifiutato qualsiasi offerta per il locale. Se lì non poteva più esserci la Marescotti, pensava quel signore così speciale, beh allora non ci sarebbe stato nient'altro. Ma l'ostinazione (e la passione) di Alessandro vince la ritrosia del signor Flori e la Marescotti riapre.
La storica pasticceria riapre grazie anche a un ennesimo atto di romanticismo. Colta appieno la personalità del signor Flori, Alessandro non gli offre denaro: in cambio del marchio Marescotti offre "semplicemente" il primo amaretto di Voltaggio prodotto ogni anno, per 99 anni. Il signor Flori accetta, a patto che nulla venga cambiato all'interno del locale. Così la Marescotti oggi è com'era cent'anni fa, con gli specchi, le boiserie, i vetri. Antica nell'aspetto, moderna nello spirito. E ovviamente un po' romantica.
Vero che è una bellissima storia? Io mi ci sono appassionata, perché racconta di persone vere, di sogni e di luoghi con un'anima e volevo assolutamente condividerla con voi. Ci tengo però a dire che questa storia è stata narrata con grande lievità e bravura dalla trasmissione Sconosciuti, in onda ogni sera alle 20.15 su Rai Tre, che racconta storie straordinarie di gente normale. Il video relativo alla Marescotti lo trovate qui. Invece qui trovate un meraviglioso post di Miss Fletcher, che vi porta per mano dentro la Marescotti.
Ciao. Conosco la pasticceria Marescotti (come potrebbe un ligure, amante di Genova, non conoscerla?) ma non conoscevo tutta la sua storia. Il tuo post mi ha fatto venir voglia di approfondire e, la prossima vota che ci andrò, guarderò tutto con occhi diversi.
RispondiEliminaGrazie mille, una storia romantica che hai saputo raccontare molto bene trasmettendo emozioni.
Buona giornata :)
Flavio
Grazie mille, la Marescotti è un posto speciale.
EliminaA presto
Cinzia
Brava, hai fatto bene a dedicare questo post alla Marescotti, la trasmissione è stata emozionante e la storia di Alessandro è bellissima, Genova ha bisogno di persone come lui, glielo dico sempre perché lo credo veramente.
RispondiEliminaGrazie Cindy, buona serata.
Grazie a te che mi ci hai portata!
EliminaUn abbraccio Miss,
Cinzia
Che meravigliosa storia, sembra l'inizio di un romanzo
RispondiEliminaBella vero? :-)
EliminaUn bacio
Cinzia