L'estate mi fa venir voglia di semplicità. Se in inverno passo troppo tempo a sfogliare riviste di moda desiderando il conto in banca di Beyoncé per poter acquistare certe meraviglie, in estate entro in una dimensione molto Kinfolk e mi basta che il sole mi scaldi le ossa per essere felice. In estate non ho bisogno di nulla, datemi una birra fresca, un paio di Birkenstock e la possibilità di stare all'aria aperta. Fatemi posare i piedi nell'erba appena tagliata, datemi un libro nuovo e una sdraio all'ombra e io sarò la donna più felice del mondo. Concedetemi infinite serate con gli amici, lunghe camminate in montagna e morsi di focaccia calda nel fresco del primo mattino e vi amerò per sempre. Finestrino abbassato, musica ad altissimo volume e occhiali da sole. Io sono felice così.
Vivo l'estate in una sorta di sospensione, dimenticandomi del futuro, degli obiettivi, della carriera, delle responsabilità. L'estate per me è godimento di ogni singolo attimo, del primo bagno con l'acqua ghiacciata che ti pizzica la pelle, il profumo della crema solare che si spande nell'aria, poter cenare in giardino e chiacchierare fino a che non fa buio, sperando che arrivino le lucciole. L'estate è portare il cane al fiume, tenere le finestre spalancate e improvvisamente non aver più bisogno del silenzio per lavorare, ma anzi godere dei rumori che vengono da fuori, i calci al pallone, i vicini di casa che chiacchierano, un acchiappasogni che tintinna in lontananza.
L'estate mi riappacifica anche con la cucina. Io amo cucinare a fasi alterne. Ci sono momenti in cui accendo il forno tutti i giorni e altri in cui mangio dalla carta come i gatti. Periodi in cui non manca mai il dolce a colazione e periodi in cui sono la miglior cliente del Mulino Bianco. Idealmente mi vedo vivere in una grande cucina bianca, affaccendata a preparare prelibatezze di ogni tipo, molto più realisticamente sono seduta da qualche parte a leggere contando sulle riserve del freezer per mettere insieme la cena. L'estate però rianima la cuoca che alberga in me. Saranno le occasioni per mangiare con gli amici, l'energia rinnovata che mi spinge a vincere la pigrizia o, molto più realisticamente, la quantità di frutta e verdura che arriva a casa mia in questo periodo.
Ogni anno, le prime ad arrivare sono le fragole. Cominciano timide a fine maggio, per poi scatenarsi tutte insieme con il primo sole. Adesso siamo nel pieno della produzione, quindi occorre far volare la fantasia e cercare un modo per utilizzarle. Io in generale non ho molta fantasia, figuriamoci in cucina e quindi, dopo aver cucinato di nuovo la torta di fragole e polenta, fatto un po' di liquore da bere in inverno e prodotto qualche barattolo di marmellata, cosa ci volete fare...mi sono lanciata in qualche muffin. Del resto, senza non sarebbe casa di Cindy, ormai credo lo abbiate capito.
Muffin alle fragole e cioccolato bianco
220 gr. di farina 00
100 gr. di zucchero
1/2 bustina di lievito
2 uova
100 ml di olio di semi
1 vasetto di yogurt bianco
fragole
1 tavoletta di cioccolato bianco
La solita storia (è per questo che amo i muffin così tanto, sono i signori della semplicità): mescolate tutti gli ingredienti secchi, sbattete le uova, aggiungetevi l'olio e lo yogurt e mescolate bene. Unite i due composti, amalgamandoli per bene, aggiungete le fragole tagliate a pezzettini e il cioccolato in scaglie. Distribuite l'impasto in 12 pirottini e cuocete in forno a 180° per 20/25 minuti.
PS: se volete cambiare un po', invece del cioccolato bianco, aggiungete un po' di cacao all'impasto. I muffin saranno ancora più golosi, ma sempre facilissimi da fare. Parola di Cindy.
questo post sembra proprio la descrizione di kinfolk! sorrisoni beati, leggendolo :))) ps tanta invidia per le fragole dell'orto!
RispondiElimina:-D
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