martedì 1 dicembre 2015

Cindy va in America parte 5: Palm Springs


Cosa si può fare dopo essersi sposati a Las Vegas? Beh, fare la luna di miele a Palm Springs, proprio come Elvis e Priscilla. No? Beh, sì, noi abbiamo deciso di sì. E abbiamo deciso di chiudere il nostro viaggio negli Stati Uniti con tre giorni nel deserto. Per la precisione, nella Coachella Valley, che è quanto di più vicino io possa arrivare al Coachella Festival. Ma va bene così, dai. 

A dire il vero, pare che avremmo potuto addirittura soggiornare nella stessa casa che aveva ospitato il re del rock, ma ho la sensazione che sarebbe stata oltre la nostra portata. Ma va detto che siamo stati davvero fortunati, perché (grazie a una provvidenziale offerta su Booking) siamo riusciti a prenotare una stanza in questo posto fantastico a un prezzo davvero conveniente. 


L'albergo era davvero bello, poche camere, tutte con patio affacciato sulla piscina, con musica lounge in diffusione tutto il giorno, buffet con frutta e barrette biologiche, vasca idromassaggio, fuoco acceso nelle freschine serate del deserto. Insomma, avevamo grandi progetti di escursioni e visite in quei giorni, in realtà ci siamo limitati a uscire solo per procacciarci il cibo. Che spesso ci portavamo in albergo per mangiarlo a bordo piscina. Del resto, che senso aveva stare in paradiso e passare del tempo fuori? Soprattutto se fuori c'erano 40 gradi e lì dentro c'era una piscina pronta ad accoglierti al primo segnale di caldo. 

Beh, insomma su, non esageriamo. Qualche giro a Palm Springs ce lo siamo fatti, sul far della sera. Com'è Palm Springs? Un posto davvero strano. Se esci nel cuore della giornata, non c'è nessuno in giro, tranne sparuti turisti e truppe di giardinieri messicani che lavorano alacremente per mantenere perfettamente verdi giardini perfetti nel mezzo del deserto. E' folle lo so, son matti questi americani. 



Ma se vi piace l'architettura, Palm Springs è una sorta di paradiso. Diventata, a partire dagli anni '40, un rifugio per le star di Hollywood, Palm Springs ha visto nascere una grandquantità di ville ed è diventata il luogo con la maggior concentrazione di case in stile Mid-Century Modern, tanto da allestire anche tour guidati per vederle. Noi non abbiamo fatto tour guidati, ma ogni giro in auto era tutto un "oh, che figata quella casa", "uh, e quella?", "no, quella è ancora meglio". Palm Springs trasuda ricchezza e a volte provoca un certo fastidio, ma - a differenza di tante altre località da ricchi assolutamente anonime - regala anche una grandissima bellezza. E questo la rende speciale. 

Palm Springs quindi ha visto finire il nostro viaggio. Ci ha visti arrivare stanchi, dopo un giro su e giù per la California e il Nevada, e quasi desiderosi di tornare a casa. Ci ha ripuliti dalla sabbia del deserto, nutriti a base di guacamole e quinoa, ci ha riposati e fatti ripartire con la morte nel cuore, come due reietti cacciati dal paradiso. Ecco, insomma, tutto questo per dire che siamo stati abbastanza bene a Palm Springs


(Se volete rivedere tutte le foto, le trovate qui). 

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