lunedì 10 giugno 2013

Balestrino

Questo post l'avevo scritto per un altro progetto, purtroppo non andato a buon fine. E quindi eccolo qui, tutto per voi...felici, eh?
Se pensate alla Riviera Ligure di Ponente, cosa vi viene in mente? Focaccia, mare,  bambini che giocano in spiaggia e vecchietti a passeggio in inverno, giusto? Beh, avete perfettamente ragione. Fortunatamente, però, il Savonese può riservare sorprese meravigliose. Magie che non ti aspetti, nascoste come piccoli tesori. Basta allontanarsi un pochino dal mare e si apre un mondo tutto da scoprire. Ci si lascia alle spalle il frastuono del traffico, la musica a tutto volume e il ciabattare sul lungomare e si imboccano stradine piene di curve che salgono verso i monti. Il paesaggio cambia, diventa verdissimo e punteggiato di paesini arroccati, con viuzze e caruggi che si aprono su piazzette minuscole e gatti assonnati al sole. E tra questi piccoli borghi ci sono anche quelli dimenticati e quelli senza vita, come il borgo vecchio di Balestrino


Balestrino, piccolo paese di 600 abitanti nell’entroterra di Borghetto Santo Spirito, è un luogo con due anime. C’è il paese nuovo, con la chiesa, il baretto e il negozio di alimentari, e quello vecchio, completamente abbandonato e pieno di magia. Borgo medievale sovrastato dall’imponente castello dei Del Carretto, nel 1953 fu minacciato da un grave dissesto geologico e gli abitanti furono costretti ad abbandonare le loro case, ricostruendole poco lontano. Il vecchio borgo non fu distrutto e rimane ancora oggi, un po’ pericolante, a ricordare il passato.  Una vera e propria ghost town, avvolta da un silenzio spettrale!


Avventurarsi nel vecchio borgo vuol dire fare un salto nel  passato ed entrare in un mondo magico. Si può sfidare il degrado derivante dal passare del tempo ed entrare in ogni casa, curiosando tra le stanze, inventandosi storie su chi vivesse da quelle parti. C’è una cucina che si affaccia sulla piazza centrale, con ancora delle tendine strappate alle finestre, da cui probabilmente qualche vecchina sbirciava fuori, per non farsi sfuggire le vicende di paese. C’è una cantina piena di vecchi giornali e manifesti, chissà magari apparteneva a qualche attivista politico in eterna lotta contro il parroco. Si gira l’angolo, si entra in un piccolo cortile e ci si inciampa in una vecchia scarpa femminile, che fosse appartenuta a qualche bella donna che faceva fremere i benpensanti? E poi ancora, negozi abbandonati, scale che salgono verso il nulla, cortili invasi dall’edera, stanze che si rincorrono e finestre che si affacciano sul vuoto.  Chissà quante leggende e misteri si nascondono tra queste vecchie pietre e chissà se questo vuoto si popola di presenze ed echi nelle notti buie… 

Il bello di visitare Balestrino è la magia di poter immaginare un mondo che non esiste più, farsi prendere dal brivido della scoperta e dell’avventura e far volare la fantasia. E per chi ama il cinema, c’è un motivo in più per spingersi da queste parti:  il borgo vecchio di Balestrino è stato il set di alcune scene del film fantasy Inkheart, interpretato da Brendan Fraser e Helen Mirren, che racconta la storia di Mo, rilegatore di libri con il dono di far vivere i personaggi dei libri che legge, la cui moglie è rimasta imprigionata proprio tra le pagine di un libro. Balestrino, nel film, si trasforma in Capricorn Village, dove risiede il cattivo della storia e dove Mo si reca per liberare la moglie. Se avete visto il film, sarà ancora più divertente camminare tra le pietre di questo vecchio villaggio e provare a rivivere le scene ambientate lì. Ciò non rende ancora più speciale questa piccola città fantasma?
Se vi interessano altre foto, le trovate qui.

3 commenti:

  1. Per uno come me, che di Balestrino conosce solo l'olio extravergine, leggere questo post è stato veramente istruttivo. Grazie!

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  2. Adoro Balestrino, io sono una pittrice ed ho dipinto molti quadri con immagini di questo borgo; peccato che non facciano piu' entrare...

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