lunedì 27 maggio 2013

Oimemí.

Tanto vale provarci. Si sente spesso, vero? Si tratta forse di una delle più belle affermazioni che si sentono in giro ultimamente. Tanto vale provarci. Perché il mondo lavorativo è talmente negativo che allora, tanto vale, si può provare a realizzare un sogno. Bello, no? Perché, certo, magari poi il sogno non lo si riuscirà a realizzare, magari sarà una corsa a ostacoli, ma magari invece poi alla fine chissà, quel sogno potrebbe diventare realtà. E non sarebbe una favola? Non viene da sorridere al solo pensiero?  Quindi, tanto vale provarci. Se non altro, da tanta negatività, può nascere qualcosa di positivo. E per inciso, chi è al governo non se lo merita, ma a forza di tanto vale proviamo a tenere su questo paese, che si sappia.

La prima volta che ho sentito, anzi letto, un tanto vale del genere è stato per bocca di uno dei miei guru assoluti, Zero Calcare, il quale raccontava di come avesse cominciato a fare il fumettista, sostenendo che "per stare a Fiumicino a contare le persone al check-in, tanto valeva provare a vivere disegnando fumetti". Logica inattaccabile. Poi un'amica, che dopo anni di lavori precari, mi ha detto: "divento freelance, almeno la mia precarietà me la decido io. Tanto vale". E tanto vale, ce lo siamo detti anche con il proprietario del negozio di cui voglio parlarvi. Quando gli ho chiesto come mai avesse deciso di aprire un'attività così coraggiosa, la sua risposta è stata: "il mondo lavorativo mi offriva così tanta tristezza, tanto valeva provare ad aprire questa attività". Ma chiaro che sì. Certo che bisogna fare così. E quindi, con coraggio e spirito di avventura, è nato Oimemí (e chissà, magari anche con qualche "oimemí" sussurrato qua e là, ma senza farci troppo caso, com'è giusto che sia).
E oggi, in quella meraviglia di città che è Genova, su al Carmine, in via Polleri, c'è questo piccolo negozietto tutto bianco con un favoloso murale di 108, che già da solo vale il viaggio. Ma cosa si vende da Oimemí? Magliette, soprattutto. Ma mica delle magliette qualsiasi. No, no. Qui si vendono magliette con una storia. Perché la filosofia di questo negozio è quella di ricercare magliette speciali, uniche, differenti, che abbiano qualcosa da dire (oltre alla semplice bellezza, ovviamente). Quindi da Oimemí potete trovare magliette disegnate da amici artisti, come 108 e Bael,  oppure quelle di Serena Porrati, artista che impressiona su telaio l'erba che cresce coraggiosamente nelle metropoli, ma anche le mitiche magliette di Threadless, per andare in giro a fare i fighi con il design USA, oppure quelle di Out of Print, per mettersi addosso copertine di libri famosi oppure ancora quelle, speciali davvero, realizzate da pazienti dell'ex Ospedale Psichiatrico di Firenze. E questo è ciò che si trova ora, nel negozio, ma chissà cosa ci sarà domani. Perché non si sta mica fermi, qui da Oimemí. Quando una collezione finisce, non la si riassortisce ma si passa avanti. Si cerca qualcosa di nuovo, qualche nuovo artista, qualche nuovo designer, una collaborazione da seguire con passione. Questo fa sì che le magliette siano pressoché uniche, ce ne sono pochissime per taglia e quando vanno, vanno...volete mettere la figaggine di indossare una maglietta così speciale?

  
Non vi piacciono le magliette? Beh, ma da Oimemí non c'è mica solo quello...ci sono bellissimi gioielli e collane realizzate con corde marinare, ognuna delle quali è un pezzo unico, calzini coloratissimi da sfoggiare con una certa alterigia, fanzine, borse in stoffa per l'hipster nascosto in voi, piccoli oggetti d'arte e...sempre nuove cose in arrivo. In aggiunta a tutto questo ben di Dio, c'è della musica super figa e il wifi libero, chevvelodicoaffare. Insomma, se non si era capito, la mia è una pubblicità spudorata perché amo il coraggio, l'apertura al nuovo e la voglia di distinguersi, tutte cose che in questo negozio sono di casa. Queste iniziative vanno premiate, incoraggiate e sostenute, con grande entusiasmo. Quindi, genovesi, andate al Carmine e fate un salto da Oimemí, vi giuro che non ve ne pentirete (e potrete vedere di persona il negozio, che è ben più bello delle mie povere foto). Non siete di Genova? Beh, ma cosa state aspettando? Genova è la città più bella del mondo, correte! E non dimenticate un giro da Oimemí!

4 commenti:

  1. meraviglia...brava queen, lo hai dipinto bene!

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  2. Reinventarsi è indubbiamente un'arte, questo negozio è proprio carino!
    Ciao Cindy, buon inizio di settimana!

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