Quando si dice “troppe emozioni tutte insieme” credo si intenda qualcosa di molto simile a ciò che ho vissuto in queste due settimane.
Non posso raccontare tutto, non sono in grado di esprimere quello che ho provato senza cadere nel patetico. Quindi, inizio subito piazzando un disco per voi e per la Queen che, come me, ha un debole per Robbie Williams. In particolare per il Robbie che si diverte a swingare. Ecco qua, Signore e Signori, Mack the Knife:
E via, partiamo con il giro delle emozioni in due settimane.
Mio nipote, 18 anni, è straordinario. In queste due settimane ha frequentato più del solito casa mia e, per me, stare con lui è sempre una festa. Umby è vita pura, un carico di energia e risate assicurate, battuta pronta, capelli dritti e, come cantava Paolo Conte, “quegli occhi allegri da italiano in gita”. Ovviamente ha tanto di entrambi i genitori e da suo padre, mio fratello, ha ereditato in particolare il modo di fare le battute, la presa in giro bonaria, il cogliere un particolare per trasformarlo in ironia. E qui salto giù da un treno per prenderne un altro al volo e continuare a correre dietro alle emozioni.
Mio fratello, dicevo. Abbiamo festeggiato il suo compleanno. Un compleanno speciale, perchè ha compiuto 50 anni.
Tranquilli, non tirerò fuori l’album dei ricordi. Sarebbero troppi. Ma per me, sorella minore, quell’eterno ragazzo è parte essenziale della mia vita. Senza un fratellone così, sicuramente non sarei quella che sono. Lui mi insegnò ad amare la musica, la chitarra e il Toro. E tanto basti. Grazie a lui, I guerrieri della notte e La febbre del sabato sera hanno segnato la mia crescita (e ne vado fiera). Fu lui ad accompagnarmi, bambina, in giro per Torino mostrandomi i luoghi in cui girarono alcune scene di Profondo Rosso. Mi portò in Curva Maratona e quando mi trovai in mezzo a tutto quel granata, capii che quella squadra per me avrebbe rappresentato sempre “una questione famigliare” e non soltanto il calcio.
In occasione di un Carnevale, mi vestì da punk, mi disegnò una bella toppa con un teschio e la scritta “Warriors”, me la attaccò sulla schiena del giubbotto di jeans senza maniche, mi mise del rossetto blu e mi spedì a scuola per la festa di quinta elementare. Quando feci il mio ingresso a scuola, le bambine vestite da damina mi guardarono a bocca aperta, io vissi quel momento come una vittoria e attraversai fiera tutto il corridoio. Mi aveva vestita così MIO FRATELLO, micacazzi.
Sempre lui mi portò ai primi concerti e a molti altri ancora, forse per ripagarmi delle innumerevoli volte in cui, sempre da bambina, mi fece fare l’imitazione di Gene Simmons dei Kiss (pure una volta davanti ai parenti, ma ci rimasi malissimo perché nessuno sapeva chi fosse Gene Simmons, mentre ai miei occhi era una sorta di eroe nazionale).
Saltando giù da un treno per prendere un’altra coincidenza di emozioni, vi dico ancora che ieri sera ho fatto un’escursione notturna nel Parco del Beigua. Buio, profumo di boschi e a un certo punto, in cima, da una parte Genova e dall’altra l’ovadese. Lucine di qua e di là, da una parte la pianura e dall’altra il mare. E io, in quell’immensità, un po’ pensavo alla “paura che ci fa quel mare scuro che si muove anche di notte e non sta fermo mai” (ancora Conte, sì) e un po’ ripercorrevo tutti i ricordi che vi ho sbriciolato poco fa, realizzando che mio fratello è nato e per un po’ è cresciuto figlio unico, mentre io fin da subito ho avuto lui. E questa è stata una delle più grandi fortune della mia vita.
Io sono figlia unica e avrei tanto voluto avere un fratello maggiore così.
RispondiEliminaho perso le parole, come ligabue. ti abbraccio e basta! :)
EliminaHo una sorella . Il fratello che mi ritrovo e' da anni che rinnego. Non lo auguro a nessuno avere un consanguineo interessato solo ai soldi e disposto a tutto pur di fregarti....
RispondiEliminaEcco, adesso che sono a casa posso commentare in pace senza problemi di rete cellulare etc.
RispondiEliminaAllora, ho sempre desiderato un fratello maggiore ma quel ruolo è toccato a me, a casa sono io la maggiore il che vuol dire: "se non hai i soldi per comprare quel libro, tieni, compralo con quelli miei, poi non dire che non ti voglio bene" - "che vuoi per Natale, ho capito ti regalo i soldi" "dai, quando ti laurei te lo regalo io il vestito, anzi te lo scelgo io..e te lo compro pure, ti organizzo pure la festa" "non fare tardi stasera, lo sai che la mamma si preoccupa" "stai un po' con la nonna, chiama papà che ci rimane male se non ti fai sentire". Sono una mezza specie di coscienza.
Che poi anche io andavo vestita da punk a carnevale :)
un bacio