martedì 9 settembre 2014

Monaco e la Baviera - prima parte

Non sono mai andata in vacanza ad agosto, ho sempre avuto la grandissima, enorme, incredibile fortuna di potermi programmare le vacanze in altri momenti dell'anno. Ottobre e marzo, due mesi perfetti per qualsiasi tipo di vacanza. I voli costano poco, c'è poca gente in giro, il meteo chissenefrega perché tendo sempre a scegliere mete che non prevedono il mare. Insomma, per me la perfezione. Non fosse che quest'anno, per una serie di circostanze, ci siamo ritrovati a dover programmare un viaggio nella settimana dopo Ferragosto. Aiuto. Che fare? I prezzi dei voli erano assurdi, al mare con la folla non volevo andare, in montagna a patire il freddo manco a parlarne, le mete a disposizione si sono ridotte all'osso. E mi è venuta in mente la Baviera. A "due passi" da casa, un sacco di cose da vedere, una grande città da scoprire, montagne, colline, paesini, il perfetto viaggio on the road. 



Inoltre, si trattava della perfetta occasione per rivedere la mia opinione su Monaco e la Germania. Dovete sapere che io, nel lontano 1997, ho trascorso un periodo di studio a Monaco e l'ho odiata con tutto il mio cuore. Certo, sarà stato il fatto che vivevo in un sobborgo sperduto, a casa di una signora vedova che mi cucinava solo semmelknödel annegati in un brodo inquietante, raccontandomi ogni sera di come il marito la picchiasse in continuazione. Sarà stato forse che, a seguito di un test d'ingresso particolarmente brillante, ero finita in una classe dove tutti parlavano meglio di me e mi prendevano in giro non appena aprivo bocca. O forse sarà stato che avevo a casa il fidanzato che mi aspettava e non pensavo ad altro, ascoltavo troppa musica di Ligabue ed ero chiaramente disadattata. Insomma, di Monaco avevo un ricordo orrendo.



Quale migliore occasione di cambiare la mia opinione di una vacanza da adulta? Vai così, si parte. Alla fine del primo giorno, la mia opinione non era cambiata di una virgola. Ma avevo commesso un errore fondamentale: con solo due giorni a disposizione, ritenevo che il primo fosse da dedicare al classico tour del centro storico (il DNA da italiana mica si può sopire, no?). Turisti, folla, boccali di birra a ogni angolo (e io adoro la birra), folklore bavarese in ogni salsa, dirmi innervosita era un eufemismo. Ma è bastato deviare un po', il giorno dopo, per ritrovare la pace. Una meravigliosa libreria di libri inglesi usati, lunghissime passeggiate all'Englischer Garten, da cui non avrei mai voluto uscire, un locale dove sembravano conoscersi tutti e dove la cameriera mi ha rimproverata perché non volevo mangiare "our legendary Wiener Schnietzel", tutto questo mi è bastato per far pace con la città.



E da lì, piano piano, ho cominciato a sciogliermi e a godermi il viaggio. E devo dire che la Germania, alla fine, nonostante tutta la mia resistenza, mi è piaciuta. Guardando indietro, mi rendo conto che è stata una vacanza un po' strana: un giorno ero imbufalita e odiavo Monaco, il giorno dopo innamorata della città alla follia. Appena finito di criticare Rothenburg Ob Der Tauber, finta e inutile, sono arrivata a Dinkelsbühl e ho passato tutto il tempo a ripetere: "uh che bello, no ma che bello, dai mi piace qui". A mezzogiorno proclamavo che non avrei mai più mangiato carne in vita mia e alla sera il profumo dei würstel e il pensiero della birra mi attiravano nell'ennesimo Biergarten. Un po' come se la Germania volesse a tutti i costi vincere la mia resistenza. E c'è riuscita, mannaggia a me.



Quindi, alla fine, ho trovato un bel po' di cose belle lassù e vi lascio con una lista (del resto, sto leggendo Alta Fedeltà, non posso farne a meno). 

Le cinque cose che ho amato della Germania
1. I giovanissimi genitori in giro con i loro bimbi, in maniera spartana, senza menate.
2. La birra. Sarò banale, ma ci son diventata matta. Semplice, leggera, dissetante. Buona.
3. La rilassatezza generale. Sarà che da turista si vede solo il bello, ma mi sembravano tutti davvero tranquilli. 
4. Il pane. Io potrei vivere di solo pane e in Germania sarei felice. Pane nero, con i semi, al sesamo, pretzel. Un paradiso.
5. I dolci. Un altro pianeta. 

E voi? Che mi dite della Germania, vi piace?

1 commento:

  1. Sono stata in Germania (proprio a Monaco) un paio di volte, sempre in occasione di gite scolastiche. Ci sono stata poco, ma mi è subito piaciuta! Ricordo che mi aveva colpita, oltre alle bellezze artistiche ed architettoniche, il modo in cui in Germania riescono a valorizzare la natura ed il paesaggio.

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