giovedì 21 febbraio 2013

Farfalle in un lazzaretto - Camilla Ronzullo


Ci si avvicina ai libri in mille modi diversi. Certi li vedi in libreria e te ne innamori all'istante, li metti in borsa senza pensare al fatto che ne hai già altri cento a casa ad aspettarti, altri li acquisti perché ne hai letto recensioni positive, perché te li ha consigliati un amico oppure perché quello scrittore lo ami tanto e non puoi proprio perderne la nuova uscita. Spesso il modo in cui un libro arriva a te è importante quanto il libro stesso. E spesso quel modo speciale con cui il libro ti è arrivato, la copertina che ti ha spinto a comperarlo, l'amico che te l'ha suggerito, o regalato, o prestato, il luogo dove lo hai acquistato rimangono con te e fanno parte del tuo particolare rapporto con quel libro.
Beh, questo libro ha una storia speciale, proprio difficile da dimenticare. Camilla, la blogger extraordinaire che sta dietro a Zelda was a writer, è una persona speciale e ha trovato un modo speciale per far sì che il libro trovasse la sua strada nel mondo (ho ripetuto speciale mille volte in maniera consapevole, che si sappia). Seguo Zelda da tempi immemori, amo le sue scoperte, le condivisioni, le foto, il mondo che ci racconta con delicatezza e allegria e, ovviamente, il suo modo di scrivere. Quindi, l'entusiasmo e la curiosità erano alle stelle quando Camilla ha cominciato a raccontare del Libro e della sua intenzione di pubblicarlo. Quando segui un blog da così tanto tempo, la persona che lo scrive diventa amica tua (virtuale, sì, ma amica amica) e quindi segui le sue "avventure" con lo stesso affetto e intensità che dedicheresti alle persone che ti sono più care (solo che non puoi abbracciarla forte, cribbio). E quindi ecco che la pubblicazione del libro è diventata un po' anche la mia "avventura" e ho cercato di sostenerla come possibile: per esempio, acquistando i Cahiers de Bonheur, che Camilla ha realizzato per autofinanziarsi (non è geniale, la ragazza?). Avrei anche voluto partecipare alla presentazione del libro, in perfetto Camilla style, ma purtroppo il destino avverso (leggasi altri impegni quel giorno lì) me lo ha impedito. Il libro poi è arrivato su Amazon come ebook e, grazie a tutte le persone che l'hanno acquistato lì, si è finalmente materializzato su carta e finalmente sono riuscita a farlo mio, in maniera alquanto rocambolesca visto che, quando Camilla l'ha messo in vendita, mi trovavo a Madrid, e l'ho comperato sfidando paypal che faceva le bizze, perché sapevo che sarebbe andato esaurito in pochissimo tempo. Alla fine è arrivato, con tanto di dedica personalizzata (Camilla lo ha fatto per tutte le 100 persone che hanno acquistato le prime copie, non è una donna da amare?), proprio al momento giusto perché avevo appena finito di leggere Franzen e avevo terribilmente bisogno di una boccata d'aria fresca.
Il libro racconta di un gruppo di scrittori, tutti accomunati da difficoltà legate al loro lavoro, che si ritrovano a un corso "per scrittori pazzi", tenuto da un illustre professore. Da lì si dipartono storie e incroci vari tra i diversi membri del gruppo. Dentro il libro c'è amore, c'è allegria, c'è commozione, ci sono momenti di vera e propria ilarità, c'è Milano e c'è il modo che Camilla ha di mettere insieme le parole, tessendo una tela delicata e piena di contenuto. Il libro è scorrevole, lo leggi in un sol boccone e lo sottolinei come se non ci fosse un domani, ché tante sono le frasi che ti fanno riflettere. Insomma, altro che Franzen e 'sta nuova letteratura americana, è la Ronzullo la scrittrice del futuro! E io ho fatto un investimento, perché chissa quanto varrà una sua prima edizione autografata! Alè!

 
PS: Ho riflettuto davvero tanto prima di scrivere questo post. Temevo venisse fuori troppo sdolcinato, eccessivo e troppo pieno di entusiasmo, quasi finto. Temevo di ripetere quello che già tante altre persone avevano scritto o di dirlo peggio. Temevo di non riuscire a rendere esattamente quello che pensavo. Poi ho smesso di temere e ho deciso di provare a scrivere. Penso di doverlo a Camilla: le voglio bene, ho amato il suo libro, trovo che scriva benissimo, perché non dirlo a lei e al mondo?

2 commenti:

  1. L'hai scritto benissimo e io mi sono emozionata!
    GRAZIE DI CUORE, cara Cinzia. Un grazie che valichi i limiti delle sue poche lettere e ti arrivi dritto al cuore.
    Camilla

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho scritto solo quello che penso. Comunque, prego...DI CUORE!

      Elimina