lunedì 30 settembre 2013

Le cose belle del mese: Settembre


Pare proprio che non mi bastino i progetti senza senso su questo blog e ho quindi deciso di partorire una nuova, imperdibile rubrica: le cose belle del mese. Già non potete più vivere senza, vero? Eh, sì. Lo sapevo. Ormai vi conosco! Quindi visto che - come ben sapete - tendo a vivere di passioni, a innamorarmi di un film, un maglione, una borsa, un libro, un viaggio e a passare buona parte del mio tempo senza pensare ad altro, ho deciso di condividere queste mie passioni con voi. Queste sono le passioni di settembre, perché chissà, magari ad ottobre me le sarò già dimenticate. Oppure avranno cambiato forma, saranno ritornate nel baule del passato oppure ancora le avrò buttate nel cestino, vergognandomi anche un po' di essermici appassionata. Chissà, intanto ho deciso di condividerle con voi, perché questo mese mi hanno proprio entusiasmata.
Noi siamo infinito - Stephen Chbosky
Ho acquistato il libro incuriosita dal film, anzi diciamo che ho visto il trailer del film, mi son detta che mi sarebbe piaciuto molto, non ho visto il film e ho comperato il libro. Questo è il mio classico modo di ragionare, rendetevi conto. Comunque, sono felice di averlo fatto perché il libro è dolcissimo. Il protagonista è l'adolescente più gentile e sensibile mai conosciuto, regala cassette registrate da lui (ah, la mia gioventù...) e ama Asleep degli Smiths. Questo mi basta. Sull'onda dell'entusiasmo per il libro, ho ordinato il DVD del film ma non l'ho ancora guardato.
I The Heavy sono un regalo della funzione "Artisti simili" di Spotify. Alla prima canzone ero già innamorata. Citando una recensione letta su Rockol.it. "suoni retrò, northern soul inglese, immaginario da film serie-B, grandi melodie, campionamenti e basi elettroniche, ottime canzoni, carica e gran tiro". Bravissimi. Non so se saranno una passione duratura, ma mi hanno colorato  il mese di settembre.
Ho letto il libro di Safran Froer tempo fa e ricordo di averlo trovato insopportabile. Il film l'ho adorato.
Il Rifugio Meira Garneri a Sampeyre
Era parecchio tempo che volevo provare la cucina di Juri Chiotti e alla fine ce l'ho fatta, in una domenica di metà settembre che pareva già dicembre, in un luogo incantato in mezzo alle montagne, in una giornata in cui il caldo del rifugio sembrava l'unico posto giusto dove stare. La cucina era così buona da essere commovente, il luogo mi ha preso il cuore.
 La Casa Rossa a Piacenza
Un altro posto che desideravo visitare davvero da tanto tempo. Si tratta di un agriturismo/B&B a pochi chilometri da Piacenza, in una zona un po' defilata rispetto ai miei itinerari abituali, dove di conseguenza non avevo mai avuto modo di trascorrere una notte. Poi è nata l'occasione del viaggio a Rimini, la volontà di portare anche Ely May (il nostro cane) e il bisogno (o la scusa?) di spezzare il viaggio con una sosta. Ecco lì che La Casa Rossa diventava un posto perfetto. Finalmente, perché valeva davvero la pena. Si tratta di una vecchia cascina di pianura ristrutturata nel pieno rispetto della struttura originaria e arredata con mobili d'una volta. Un luogo fuori dal mondo, immerso nel silenzio della pianura piacentina, e fuori dal tempo.
 Sirens, il nuovo singolo dei Pearl Jam
I Pearl Jam sono uno dei miei gruppi preferiti. Sono un po' come quegli amici che ti accompagnano fin dai tempi del liceo, che magari perdi un po' di vista, ma che - non appena li ritrovi - è come se non avessi mai lasciato. Ecco. Non ascoltavo i Pearl Jam da anni, ora è come se fossi tornata negli anni '90, con i Doc Martens e le camicie a quadri. 
 I pomodorini confit
Come ben saprete, da quando mio marito si è appassionato all'agricoltura, sono periodicamente vittima di invasioni vegetali. C'è stato il periodo delle zucchine, quello dei fagiolini, dei lamponi, dei peperoni e via di seguito. Beh, il confit mi ha aiutato ad affrontare quella dei pomodorini. Un po' di gusti, un filo d'olio, forno e poi via sott'olio. Gioia.
Di questo film ho già scritto nella mia ultima wishlist. Dio, che bello. Dio, che bravi. E che musica.
Lo smalto Luxedo di Essie
Forse nero, forse viola, forse marrone. Forse tutto questo insieme. Non posso più stare senza.
E voi che mi dite? Quali sono state le vostre passioni di settembre?

venerdì 27 settembre 2013

La wishlist degli ospiti: Nazarena

Come scrivevo ieri su Facebook, sono proprio una padrona di casa fortunata. Io mi limito ad aprire le porte di casa e i miei ospiti arrivano con regali meravigliosi, come questa wishlist. Oggi è la volta di Nazarena, una presenza dolce e costante tra i commenti di questo blog, che mi sostiene sempre con il suo entusiasmo e mi manda piccoli regali musicali via Facebook. Con lei condivido molte passioni e praticamente TUTTA questa wishlist.
Nazarena ha due blog: uno chiamato La regola dei quarti, dove pubblica piccoli attimi di quotidianità immortalati con la sua macchina fotografica (e dove ho letto uno dei post più belli di sempre) e Pensieri di prigionia, il commovente racconto della prigionia del nonno durante la Seconda Guerra Mondiale. Se non lo fate ancora, seguiteli perché sono davvero speciali. Ma adesso godetevi la sua wishlist!

Ciao a tutti, io sono Naza. Non sono mai stata brava con le presentazioni...mi piglia l'ansia da prestazione e una timidezza adolescenziale.
Provo quindi a ‘descrivermi’ con la wishlist, che è il risultato di quelle che sono tre mie grandi passioni. Quindi direi...pronti? VIA!
1. Da sempre sogno il momento in cui potrò, senza troppi problemi e vincoli di tempo, prendere un qualsiasi mezzo di trasporto su strada (non è granché rilevante, basta che non sia una moto), puntare il dito sulla mappa e partire.
Km e km di strada, gustandosi il viaggio. Metterci il tempo che ci vuole, senza l'angoscia di dover rientrare o di dover correr via da un bel posto perché l'ufficio chiama. Gestire il tragitto in base alla giornata, al tempo meteorologico e alle sensazioni del momento. Solo una meta fissata, e in mezzo IL VIAGGIO. Viaggiare per me è un'esigenza quasi vitale...un po' come mangiare o respirare. Non so stare per troppo tempo ferma in un posto e comunque non so stare senza una meta in testa, da organizzare, pianificare e desiderare.
Le destinazioni che ho in testa sono tantissime. Decine di viaggi finora solo sognati, che spero un giorno di poter fare per davvero.
Tra le tante mete sognate c’è la Norvegia: percorrere la costa frastagliata lungo i suoi innumerevoli fiordi e arrivare in cima al mondo, per vedere un po' l'effetto che fa.

2. Altra cosa a cui non posso rinunciare è fotografare. Lo faccio da quand'ero piccola. Ho avuto varie fotocamere: prima a pellicola, successivamente digitali e ora anche qualche istantanea. Sono convinta che anche con una fotocamera ultrafica non diventerei una fotografa degna di questo nome, ma questa fotocamera mi piace proprio tanto. Sia da un punto di vista puramente estetico che per quello che rappresenta. Lei  ha fatto la storia ed è il mio desiderio proibito!! Ma quanto carina è?  E vogliamo parlare delle dimensioni perfette per essere portata sempre con te dentro alla borsa??

3. Adoro la musica (e chi non la adora, direte?) e amo andare ai concerti.
Ascoltare musica dal vivo mi carica, mi rallegra e mi eccita.
Sono andata a molti concerti e spero di averne ancora tanti da ascoltare e da vivermi.
So per certo però, che il biglietto per questo concerto non lo potrò mai acquistare. O qualcuno possiede per caso una macchina del tempo?? No, vero?
È un vero peccato, p
erché io tornerei indietro negli anni '60 solo per poter andare a sentire loro: I FAB FOUR.
E nonostante tutto, ancora non riesco a rassegnarmi di non averli potuti ascoltare dal vivo. Quindi questo resta assolutamente un desiderio da wishlist!

Un grazie GIGANTE a Cindy per l'ospitalità nel suo delizioso blog. Questo posto sa di buono e a me mette sempre il buonumore. E a tutti voi un bacio e tanti sorrisi

mercoledì 25 settembre 2013

36/52


Buongiorno a tutti e grazie. Grazie per la pioggia di affetto con la quale mi avete travolta nello scorso post. Quando vi ho chiesto di descrivermi, di dire qualcosa su di me, mi aspettavo soprattutto commenti scherzosi, davvero non pensavo di ricevere tutti questi complimenti. Ma quanto mi volete bene? Ne sono sinceramente commossa. Giuro, eh! Vi farò poi sapere se la mia candidatura sarà andata a buon fine e se dovrete cominciare a votarmi. Eh, sì, perché credevate di cavarvela con un commento?
Per il resto, il progetto della foto settimanale continua e quella di oggi non poteva non essere dedicata al mio anniversario di matrimonio. Lo abbiamo festeggiato ieri, con un lungo viaggio di ritorno da Rimini. Che forse è anche un buon modo di celebrarlo, visto che non è il matrimonio stesso a essere un lungo viaggio insieme? Quella di otto anni fa rimane ancora la più bella giornata della mia vita, non ho smesso un secondo di sorridere e avrei voluto non finisse mai. Proprio come questo lungo viaggio quotidiano, mio e di Gabriele.

lunedì 23 settembre 2013

Ho bisogno di voi.

Io sono una persona timida. Ma proprio una gran timidona, eh. Quand'ero piccola, la situazione raggiungeva livelli patologici, tipo che fare amicizia con bambini sconosciuti era difficile quanto scalare l'Everest in bikini (certo mia mamma non facilitava le cose, spingendomi nella mischia a gran forza). Oggi le cose vanno meglio, ma chiedere informazioni per strada, fare certe telefonate oppure entrare da sola in locali sconosciuti rimangono atti che mi richiedono una certa dose di buona volontà.
Aprire questo blog è stata una sorta di terapia contro la timidezza. Infatti, se volevo che questo spazio crescesse e non rimanesse una cosa privata tra me e lo schermo del PC, ho dovuto raccontare agli amici del mio blog e aprirmi al mondo (beh, con moderazione, ancora molte persone con cui divido la quotidianità non ne sanno nulla). Quindi, quando ho letto dell'iniziativa di Grazia.it, volta a dare visibilità a nuovi blogger, mi sono detta: "no, su, non essere presuntuosa, ma scherzi? Ma il tuo blog a chi vuoi che interessi? Ma dai, che brutta figura, poi ti devono votare. E chi vuoi che ti voti? E devi pure chiedere agli amici di votarti! Farti pubblicità? No, dai non è per te. Secondo me è meglio non provarci, dai". Per mia fortuna, con gli anni ho imparato a riconoscere gli eccessi di timidezza e ho deciso che invece questa poteva essere un'ottima cura. Quindi, proviamoci!
Molti di voi conosceranno l'iniziativa di cui parlo. Si tratta del progetto Blogger We Want You!, volto a scovare nuovi blog interessanti da inserire nel network di IT blogs di Grazia.it. Insomma, non potevo non provarci, Grazia è una di famiglia, perché mia mamma è una fedele abbonata da sempre, il sito del giornale è una continua fonte di ispirazione e la sezione IT Lifestyle è per me un punto di riferimento quotidiano. Ho spesso spulciato le candidature dei blogger alla ricerca di nuovi blog interessanti da seguire e mi sono detta che questa poteva essere una buona occasione per mandare il mio piccolo blogghettino là fuori alla scoperta del mondo. Quindi eccomi qui, questo è il mio articolo motivazionale (mamma mia) e a seguire manderò la mia candidatura (non ci posso credere).
In questo post dovrei presentare me stessa. Che dire? Voi che mi leggete da tempo ormai mi conoscete, vero? I viaggi, i libri e la musica sono le mie più grandi passioni e scandiscono le mie giornate. Non potrei vivere senza un sottofondo musicale, un libro in corso di lettura e un viaggio da progettare. Amo la fotografia e l'arte, sogno un'esistenza raminga in giro per il mondo a inseguire mostre e a provare nuovi ristoranti, visto che amo tanto anche il cibo e mi sto innamorando della cucina ogni giorno di più. Ho mille altre passioni, tra cui le ortensie, i tè speziati, i Bucaneve, le foto in bianco e nero di mia nonna, New York, gli Smiths e compilare liste (sì, amo Nick Hornby). Molto di quello che sono è qui in questo blog, nel quale ormai riverso tutta me stessa, senza filtri e senza vergogna. Anzi, avete voglia di fare un gioco con me? Voi che mi leggete, mi seguite e spesso commentate con grande affetto, avreste voglia di lasciare nei commenti una cosa su di me? Qualcosa che vi faccia pensare a me, che mi descriva, che pensate mi possa piacere, far divertire, etc. Mamma mia, questa sì che è una terapia anti-timidezza. Ah, vedrete poi quando vi tormenterò con la questione del dovermi votare. Sì, altro che timidona,  ma va là.

Aggiornamento del pomeriggio: giuro che, chiedendovi di scrivere qualcosa su di me, non puntavo certo a tutti questi complimenti, eh. Mi aspettavo più che altro commenti tipo: "secondo me a Cindy piace lo Spritz (vero) oppure penso che Cindy non veda l'ora di partire per il prossimo viaggio (eccerto) oppure ancora credo che Cindy sogni di vedere un concerto dei Pearl Jam (speriamo vengano in Italia il prossimo anno). Giuro, non pensavo arrivasse tutta quest'ondata di affetto, ma me la prendo con gioia. Grazie! Mi volete troppo bene, questo è piuttosto evidente.

venerdì 20 settembre 2013

La wishlist del venerdì

Buon venerdì, miei cari. Ho un po' di wishlist degli ospiti in caldo per voi, ma ho deciso di centellinarle come un buon vino, così ce le gustiamo per bene. Spesso mi faccio fregare dalla mancanza di pazienza, ma questi vostri regali sono così belli che me li voglio godere piano piano. Quindi, questo venerdì torniamo io e le mie farneticazioni. Ma state tranquilli, il prossimo venerdì sarà nuovamente il momento di una scintillante wishlist degli ospiti!
1. Domenica scorsa, dopo una piacevolissima gita in montagna, mi sono lasciata cadere sul divano e ho guardato questo film (in colpevole ritardo). Il film è meraviglioso, mi sono commossa tantissimo e mi sono innamorata di tutto il guardaroba anni '50 sfoggiato da Reese Witherspoon/June Carter. In particolare, c'è un vestito a fiori rossi, che June indossa la prima volta in cui incontra Johnny, che mi ha letteralmente conquistata. Vorrei averlo, così, anche solo per guardarlo un po' quando mi sento giù.



2. Settembre è oramai nel pieno, qui c'è un bel sole ma fa freddino e quindi mi è tornata la voglia di torte fatte in casa e di tè caldo. Proprio questa settimana, nel cercare qualche nuova tazza in giro per il web, mi sono imbattuta in questa teiera. Io me ne sono innamorata perdutamente e, non fosse che arriva dagli States e temo fortemente per la sua incolumità, l'avrei sicuramente già acquistata. Queste piccole meraviglie le realizza una ragazza americana di nome Raechel Amey, ha un blog dedicato alle sue creazioni e un negozio su Etsy.


3. E per finire, un buon motivo per rimettersi in viaggio. Lo so, lo so, proprio nel mio scorso post ho scritto che ci sono due viaggi che mi aspettano, ma non è mica il caso di smettere di desiderare di viaggiare, viaggiare, viaggiare, no? Quindi, si mette in moto la macchina e si va ad Aosta, a vedere questa meravigliosa mostra dedicata ai fotografi della Magnum. Conoscete il mio amore per la fotografia, no? Sapete che quest'anno ho visto un bel po' di mostre fotografiche e le ho adorate, no? Quindi, perché non andarsi a vedere un'esposizione dedicata ai più grandi fotografi Magnum, di cui sono in mostra gli scatti più importanti, ciascuno corredato dei relativi provini? Secondo me, bisogna andare. No?

mercoledì 18 settembre 2013

35/52



Le mie letture, ultimamente, sono piuttosto monotematiche: guida di Londra, altra guida di Londra, giornali di viaggio, guida di Londra. Eh sì, perché finalmente mi sono decisa, quest'anno si va in Inghilterra. Così, come già mi succedeva per Roma, non mi sentirò più dire: "ma come, non hai mai visto Londra?". Come scrivevo qui, Londra è stato il mio sogno di ragazzina, poi per molto tempo me ne sono scordata, travolta dal desiderio di altre mete. Fino a quest'anno, quando ho deciso che non potevo più vivere senza vederla. Grazie al cielo, ho trovato volo e sistemazione economica (no, dico, ma quanto è cara 'sta città?) e la prima settimana di ottobre partiamo. A proposito, avete consigli? Qualsiasi indicazione è ben accetta, soprattutto per quel che riguarda ristoranti e posti insoliti. Mi raccomando!
Prima di andare in Inghilterra, però, mi aspetta qualche giorno ramingo in Italia, in occasione del mio ottavo anniversario di matrimonio (che storia, ragazzi, sembra ieri). Tempo fa abbiamo vinto un weekend a Rimini e quindi ne approfittiamo per tornare in quella che ormai è la nostra seconda casa, con qualche sosta lungo il tragitto.
PS: mi raccomando, quando in futuro mi lamenterò perché ho voglia di viaggiare e non vado mai via, vi autorizzo a trattarmi male. Me lo meriterò.

lunedì 16 settembre 2013

This charming Charlie

Ormai la mia passione per Tumblr è piuttosto evidente. Ne ho parlato e riparlato in questi mesi, su questo blog, raccontandovi con entusiasmo di ogni nuova scoperta, di ogni inaspettata raccolta di meraviglie nella quale mi sono casualmente imbattuta. Ogni volta queste sorprese mi hanno lasciata a bocca aperta, ammirata dalla genialità dell'idea, dalla bellezza delle immagini, dalla dedizione nella ricerca. E proprio quando comincio a pensare che non sia possibile superare tanta perfezione, ecco che mi imbatto in un altro Tumblr che mi emoziona ancora di più. Questo unisce due mie immense passioni, i Peanuts e gli Smiths, potevo non andare in brodo di giuggiole? Si tratta di This charming Charlie, raccolta di vignette dei Peanuts con i testi degli Smiths. E con questo ho detto tutto.












venerdì 13 settembre 2013

La wishlist degli ospiti: Mustolina

Oggi sono proprio felice perché è nuovamente tempo di wishlist degli ospiti. Non avete idea di quanto io mi diverta a leggerle, quanto mi faccia piacere pubblicarle e vederne i commenti. Ancora mille volte grazie, davvero. Ma davvero davvero.

Quella di oggi è la wishlist di Federica, il cui blog è un inno alla bellezza della fotografia analogica: ci sono mille progetti, esperimenti, foto incantate e tanta creatività, tutte cose che mettono una gran voglia di riprendere in mano la vecchia macchina fotografica a rullini (se solo non fossi così pigra, ovvio). Federica è stata una delle prime follower di questo blog, condivide con entusiasmo le mie wishlist, ama come me Rimini e Genova e, qualche mese fa, mi ha fatto un regalo così bello da farmi commuovere (non potevo non condividerlo, scusate). Se ancora non lo fate, seguite il suo blog, è pieno di meraviglia. Ma prima leggetevi la sua wishlist!

Se nella mia wish list vi parlassi di fotografia sarebbe scontato...ovvio che sogno mille macchine fotografiche (Leeeeicaahhhhh, da leggere con la voge goduriosa di Homer Simpson davanti alla birra), infiniti rullini e, più che mai una camera oscura superaccessoriata, ma in questa lista dei desideri vi parlerò di altro…
1 -  I paesi del Nord
Chi segue il mio blog sa che parte del mio cuore è rimasto a Oslo. Adoro i paesi del nord. Si, lo so che fa freddo che nevica e che il gelo lassù è davvero gelato; ma la gente, l’atmosfera e l’aria che si respira (non solo nel senso di ossigeno) è davvero meravigliosa. Quello che più bramo? L’Islanda. Tutte le storie che ho sentito e le immagini che ho visto me lo fanno adorare, tanto che (potendo) ci vivrei. Ho addirittura un vegvisir tatuato addosso...che altro dire...


2 - La casa dei miei sogni.
Che per essere perfetta dovrebbe trovarsi poco fuori Reykjavik o, meglio ancora, dalle parti di Akureyri, ma questo è un dettaglio. Per essere ideale dovrebbe essere abbastanza grande, con una storia, isolata (ma non troppo) e con un bel giardino, perché la mia casa ideale dovrebbe ipoteticamente contenere me, il mio principe azzurro, i miei inseparabili gatti e poi…un asino, una capra e un paio d’oche, se possibile anche un cane... ora capirete che non è che sia molto semplice...ma prima o poi potrei anche farcela…

3 - La stanza per i libri (ma non solo)
Nella casa dei miei sogni ci dovrebbe essere una stanza per i libri. Piena di libri. Zeppa di libri dal pavimento al soffitto. Ci dovrebbe essere una scala, come quella delle vecchie biblioteche antiche, per salire a prendere i libri più in alto. Poi ovvio che io non salirei mai perché soffro di vertigini su una sedia, figurati se mi scapicollo fin lassù. Nella stanza dovrebbero esserci un sacco di prime edizioni, i libri giganti del mio bisnonno (era un maestro prima e un preside poi, quindi aveva dei libri semplicemente stupendi) e una macchina da scrivere per quando mi viene voglia di buttare giù due righe (all work and no play makes jack a dull boy). Ma non una macchina moderna, vorrei una Remington o una Underwood, quelle nere, grosse e con i tasti tondi. Quelle che quando scrivi fanno quel ticchettio caratteristico che mi fa impazzire, soprattutto se fa da sottofondo a un bel disco in vinile (ci sta anche un bel giradischi nella stanza dei libri, ve l’avevo detto?).



Ed ecco qui...mi limito a tre, ma non avete idea di quante cose vorrei (praticamente il 90% degli articoli handmade di Etsy). Se Cindy mi ospiterà di nuovo ve ne farò vedere alcuni (fhhiiuuuu Cindy, mi ospiti ancora, vero???!) per ora un bacio e un abbraccio (XoXo). Stay tuned.

mercoledì 11 settembre 2013

34/52


Buongiorno e buon 11 settembre a tutti. Sapete una cosa buffa? 12 anni fa il mondo cambiava radicalmente e per me cominciava una nuova vita. Proprio quel giorno, mentre le torri crollavano, io chiudevo con un passato pesante e davo inizio a un nuovo capitolo della mia (all'epoca ancora piuttosto breve) esistenza. Ancora non lo sapevo, ma il punto a capo di quel giorno mi avrebbe regalato una marea di cose belle e, soprattutto, la Cindy che conoscete voi (alla quale io voglio un gran bene, nonostante tenda sempre un po' a sminuirla). Ringraziando il cielo, c'è sempre un po' di meraviglia anche nelle cose brutte e quindi, buon 11 settembre a me, e a voi, se vi va di festeggiare con me.

lunedì 9 settembre 2013

Sangue, ossa e burro - Gabrielle Hamilton

 
 
Ho deciso di leggere il libro di Gabrielle Hamilton dopo aver visto una sua foto. Ricordo di aver letto la recensione del libro su qualche sito, nelle mie eterne peregrinazioni in rete, e di essere stata colpita dall'immagine che la ritraeva. Si trattava di un ritratto in bianco e nero, lei aveva un sorriso appena accennato e i capelli biondi legati in due trecce composte. Il suo sguardo comunicava serenità, consapevolezza e fiducia, un po' come l'amica a cui puoi raccontare tutto sapendo che ti capirà sempre, senza giudicarti. Quello sguardo mi ha conquistata, la recensione era positiva e ho subito ordinato il libro. Poi, come spesso mi capita, il libro è finito nella pila (quasi infinita) dei libri da leggere e me ne sono scordata. Tempo fa l'ho ripreso, l'ho divorato e alla fine, memore di quella foto che mi aveva colpita, pur non ricordandomi il perché, sono andata a cercarla. Però, stranamente, il volto che mi veniva restituito non era quello che immaginavo dopo aver letto il libro. Credevo di trovare il viso di una donna segnata dalla vita, dai dolori, dall'immensa fatica di portare avanti una famiglia e un'attività massacrante e invece ho ritrovato quel volto che tanto mi aveva colpita all'inizio, il ritratto della serenità e della consapevolezza.
 
Quello sguardo mi ha fatto ripensare a tutta la storia raccontata nel libro e mi ha dato un motivo in più per innamorarmi di Gabrielle. Eh, sì, perché nel leggere il libro mi sono innamorata della protagonista, come solo le donne sanno innamorarsi delle donne. Mi sono innamorata di Gabrielle bambina e della sua vita, l'infanzia che ognuna di noi avrebbe voluto vivere, figlia di un'artista e di un'affascinante donna francese, libera di scorrazzare in lungo e in largo con la tribù dei fratelli e testimone di feste fantasiose organizzate dai genitori. Mi sono innamorata di Gabrielle adolescente, che nonostante le difficoltà e i passi falsi sa sempre rimettersi in piedi, non si fa piegare e riesce ogni volta a porsi un obiettivo per non perdersi, sia esso un viaggio all'estero, la scrittura, il college, il lavoro. E poi è impossibile non innamorarsi di Gabrielle adulta, che ha il coraggio di aprire un'attività sulla base di una semplice intuizione e di un sogno, senza farsi abbattere e sapendo trovare dentro di sè la forza per andare avanti. In tutto questo, quello che mi ha colpita maggiormente è stato realizzare che tutte le difficoltà, i dolori, la fatica non hanno plasmato una donna dura, bensì la donna capace di quello sguardo pieno di calma e di pace.
 
Ho iniziato a leggere questo libro credendo di trovare unicamente la storia di uno chef, in realtà vi ho trovato la storia di una donna, che sì è uno chef, ma avrebbe potuto essere anche una sarta, la proprietaria di un'azienda, una parrucchiera, una contadina o altro. Questo libro è in primis la storia di una donna e della sua forza ed è questo che mi ha fatto appassionare così tanto a Gabrielle e alla sua storia. Certo, nel libro c'è anche tantissimo cibo e tanta cucina e c'è anche tanta Italia, visto che il marito (oggi ex) di Gabrielle è italiano e per anni hanno trascorso le vacanze in Puglia, dai parenti di lui. C'è tanta Italia, raccontata senza la visione edulcorata e sognante dei molti americani che scrivono d'Italia, ma con uno sguardo attento ai profumi, alla tradizione, alla ricchezza della cucina e al tempo stesso irritato dall'indolenza così tipica del nostro paese. Vorrei raccontarvi tutto di questo libro, tanto mi ha entusiasmata, ma sarebbe bello potervi raccontare anche di Prune, il ristorante di Gabrielle Hamilton. Qui ci vuole un viaggio a New York, perché, dopo aver letto questo libro, il cibo mangiato lì avrà un gusto davvero speciale.

venerdì 6 settembre 2013

La wishlist del venerdì

Buon venerdì a tutti, miei cari. Settembre è arrivato e con lui è tornata anche la wishlist del venerdì, quella scritta da me. Avevo preso gusto a tutte queste wishlist degli ospiti, ma una buona padrona di casa non può mica stare troppo con le mani in mano e quindi eccomi nuovamente qui. Stavolta tocca a me e quindi eccovi servita la wishlist del venerdì.

1. Sarzana, solare cittadina al confine tra Liguria e Toscana, in una delle zone che amo di più al mondo, è uno dei posti dove sogno di vivere da tempo. Mi piacciono le sue strade, i suoi palazzi, i mille ristorantini, i negozietti d'arte e design, la spongata e i pini marittimi (datemi dei pini marittimi, farete di me una donna felice). Probabilmente non mi trasferirò mai a Sarzana, ma grazie alla - relativa - vicinanza, ci vado almeno una volta l'anno. L'occasione è sempre quella della Soffitta nella strada, un meraviglioso mercatino dell'antiquariato che si svolge ogni anno intorno a Ferragosto. Bene, quest'anno stavo girando tra i banchi, facendo il filo a una meravigliosa poltrona rossa anni '50, quando sento questa voce femminile dietro a me, rivolta al venditore: "sa, noi veniamo qui in vacanza, abbiamo un appartamentino nel centro storico, arredato con pezzi di design e vorremmo qualche oggetto di antiquariato". Ecco, sapete cosa sogno? Di poter pronunciare anch'io, un giorno, quelle stesse parole. Credo solo che lo farei tirandomela di meno rispetto alla tipa in questione (o forse no).

2. Nel caso si realizzasse il sogno di cui sopra e un giorno mi svegliassi con il famoso appartamentino a Sarzana, sono sicura che una delle prime cose che comprerei per arredarlo sarebbe uno di questi meravigliosi oggetti ispirati alle insegne al neon vintage. Anzi, ne prenderei più d'uno a comporre una bella scritta luminescente. Del resto, non ricordate che uno dei miei desideri era vedere il Neon Museum di Las Vegas?
Per dirla tutta, queste lettere al neon mi piacciono così tanto che, se non fossero così costose, ne acquisterei una già per la casa in cui vivo, tanto per incominciare.
3. Per finire, una cosa che mi ha colpito proprio in questi giorni, durante la mia quotidiana alimentazione di desideri irrealizzabili per cose perlopiù inutili che porto avanti scientificamente grazie a Pinterest: questa maglia a righe con le toppe a cuore. No, ditemelo, è possibile andare avanti a vivere come se niente fosse senza possederla? Io credo di no.

mercoledì 4 settembre 2013

33/52


Buongiorno. Eccomi nuovamente qui. Contavo di riaprire a tutti gli effetti l'attività del blog lunedì scorso, con un post degno di questo nome, ma poi la vita mi ha travolta e non ho fatto in tempo. Oppure forse non avevo l'ispirazione. O forse, come certe mattine, avevo voglia di rimanere ancora cinque minuti nel letto e ci sono rimasta per qualche giorno. Comunque, la cosa positiva è che l'energia è tornata e adesso si riparte alla grande. Settembre è arrivato, in tutto il suo splendore, e sono felicissima che abbia riportato il caldo vero. In realtà, a voler essere onesta, lo sono solo perché alcuni amici mi accusavano di menar gramo con la storia che la mia estate finisce a Ferragosto (ovviamente non sto a dirvi che la foto di cui sopra indica il fatto che amo le ortensie ancor di più quando cominciano a sfiorire).

Per me settembre è iniziato con una meravigliosa cena all'aperto nel cuore delle Langhe insieme ad Anna, Annalisa e a Silvia, che ha saputo scovare un posto incantevole, dove abbiamo trascorso ore a chiacchierare mangiando formaggi e bevendo Nebbiolo (per me questa è l'immagine del paradiso, ve lo dico). Ma settembre, appena iniziato, mi ha regalato anche un'intera giornata con Mariachiara in una luminosissima Torino, che ha fatto da splendida cornice alle nostre chiacchiere, alle riflessioni sul mondo del lavoro o su come affrontare la ricrescita dei capelli dopo un taglio cortissimo (esiste qualcosa di più drammatico?), alle confidenze in merito a certe scelte di vita e alle scoperte di piccoli tesori nascosti (per me). Insomma, settembre è appena iniziato e mi ha già fatto regali preziosi. Non potrà che essere un mese meraviglioso.