mercoledì 2 aprile 2014

Le cose belle del mese: Marzo (Roma special edition)


Miei cari, marzo è morto e sepolto e ci siamo già tuffati in uno scintillante mese d'aprile. Abbiamo guadagnato un'ora di sole, ci sono meravigliosi profumi nell'aria e le giornate davanti a noi sono una promessa di luce e tepore. Devo però rendere omaggio a marzo, che è stato un mese gentile e mi ha regalato tante cose belle. Ce ne sono state tante davvero, ma la più bella di tutte è stata sicuramente Roma. Tre giorni nella capitale, tre giorni di cibo, camminate, un po' di pioggia, tanto da vedere, tanto da fare. Le mie cose belle del mese non possono che essere dedicate tutte a lei. 

La pizza di Bonci
La gita a Roma, nelle mie intenzioni, doveva essere una gita culturale e gastronomica. Avevo un elenco di posti da visitare, poi - come spesso mi capita - il mio stomaco si riempie in fretta e non riesco a mangiare tutto quello che vorrei (ma come fanno quei blogger che scrivono di colazioni, pranzi e cene da urlo, tutto nel giro di un fine settimana? Dio, che invidia). Comunque, sapendo già di questo mio problema, mi sono organizzata e sono andata da Bonci il primo giorno. Non volevo perdermi la sua pizza per nulla al mondo. Volevo capire perché fosse così celebrata. Cosa la rendesse così speciale. Beh, la perfezione, credo. Ho mangiato la pizza al taglio migliore che abbia mai assaggiato. Una pasta favolosa, profumata, croccante, una di quelle cose così buone che ti fanno commuovere (col cibo mi capita, giuro). Gli ingredienti sono ottimi e gli abbinamenti sorprendenti. E una menzione speciale va al ragazzo dietro al banco che, non essendoci cartelli con gli ingredienti, ripete a ognuno i vari tipi di pizza (ce ne saranno una decina almeno), sempre con il sorriso sulle labbra. La gentilezza mi conquista, che vi devo dire.  

Riccio Capriccio
Ho conosciuto Riccio Capriccio grazie a Facebook, che nella sua infinità complessità ha il grande merito di farti scoprire posti nuovi, lontani da te, che mai avresti potuto conoscere altrimenti. Riccio Capriccio ha catturato la mia attenzione con la presentazione di un libro. Dei parrucchieri che presentano un libro? Figo. Sapete quanto io ami i libri, chiunque "ne incoraggi l'uso" ha la mia ammirazione incontrastata. Da lì ho cominciato a seguirli e ho scoperto un mondo bellissimo, fatto di attenzione all'ambiente, al sociale e alla cultura, un modo di raccontarsi a 360 gradi davvero inusuale, per un salone di parrucchieri. Insomma, mi hanno conquistata e dovete immaginare il mio entusiasmo quando la mia adorata Tamara, che cura la loro comunicazione, mi ha proposto di passare da loro per una piega. Ho accettato di corsa e ho passato un'ora a farmi coccolare i capelli, scoprendo i prodotti della Davines, organici ed eco-sostenibili e gentili con i miei capelli stressati, e facendomi un sacco di risate. Entrare da Riccio Capriccio è un po' come entrare nel salotto di un'amica, dove si va per farsi due chiacchiere e tirarsi su il morale, con l'unica differenza che se ne esce con una testa da favola (e con un sacchetto di prodotti Davines, che ho già sperimentato a casa e sembrano funzionare alla grande. Il balsamo che mi è stato consigliato potrebbe cambiarmi la vita, vi avviso).

I carciofi alla giudia
Come detto sopra, il cibo era uno degli obiettivi del viaggio e i carciofi alla giudia erano in cima alla lista. Li ho assaggiati per la prima volta la scorsa estate (fuori stagione, lo so, perdonatemi) e mi hanno folgorata. Innamorata persa, bum. Quest'anno volevo fare il bis e, non soddisfatta da quelli mangiati la prima sera, sono stata costretta a fare il tris (ecco, da lì il mio stomaco ha cominciato a innervosirsi), alla disperata ricerca del carciofo perfetto. Non so se sia quello perfetto, ma ne ho trovato uno meraviglioso da Ba'Ghetto, nel cuore del Ghetto Ebraico, che rimane la mia zona preferita di tutta Roma. 


B&B Pettinary Village
Prima di andare a Roma, lo scorso anno (lo sapete che non ero mai stata a Roma prima, vero?), pensavo che dormire nella capitale fosse estremamente costoso e di scarsa qualità. Era un'idea che mi ero fatta a seguito di racconti di amici, letture in rete e altre dicerie varie, colte in giro qua e là. Bene, sono stata a Roma solo due volte nella mia vita, e in entrambe in casi mi sono trovata benissimo. L'estate scorsa ho soggiornato in un B&B in zona Termini, scelto per la sua estrema economicità (ero con un'amica e il budget era un elemento importante), quest'anno volevo ritornare ma era pieno e quindi mi sono decisa a cercare altrove. Come faccio sempre, ho aperto Booking e ho cominciato a dare un'occhiata. Facendo scorrere le mille proposte, ho trovato questo B&B. Su Booking non aveva ancora recensioni, ma ho deciso di fidarmi perché mi sembrava un gran bel posto, a una cifra davvero ragionevole, per giunta. Beh, ho fatto bene a fidarmi perché il Pettinary Village è proprio il gran bel posto che sembra dal sito. Noi eravamo nella cosiddetta suite, una sorta di appartamentino indipendente, dotato di ogni comodità e arredato con gran cura. La proprietaria è gentilissima, ci ha fatto trovare tulipani freschi nella stanza, i cioccolatini sul comodino e due ombrellini da usare per la pioggia. Che la gentilezza mi conquista ve l'ho già detto, vero? 

Frida Kahlo
Ho fatto tutti questi chilometri solo per lei. L'ho ritrovata dopo tanto tempo. C'è bisogno di un post apposito, le parole da dire sono davvero troppe.

Insomma, nonostante la pioggia e il cielo grigio, Roma mi ha conquistata anche questa volta. Ogni angolo è una magia, ogni panorama è un tuffo al cuore, ogni monumento ti fa rischiare la sindrome di Stendhal. Tanta bellezza fa dimenticare il traffico, i mezzi pieni di gente, il rumore. Roma è magica e mi dispiace solo averlo scoperto così tardi. Ma conto di recuperare!

5 commenti:

  1. Io al Ba'Ghetto sono stata e penso anche io che i loro carciofi alla giudia siano davvero speciali, inoltre se non ricordo male, li vicino c'è una scuola ebraica e un viavai frenetico di bambini e genitori, alcuni con kippa colorata sul capo, che animano la scena. Buonissimo anche il pane azzimo fatto in casa.
    Roma è una città stupenda, io ho la fortuna di avere parenti che ci abitano e quindi almeno una/due volte all'anno scendo. Amo Roma e la cucina romana: spaghetti cacio e pepe, puntarella, lasagne ai carciofi, la pizza bianca e poi la CICORIA!Se non lo hai ancora letto prova a leggere "Mangia prega e ama"di Elizabet Gilbert soffermandoti sulla parte legata a Roma, divertente e scanzonata, che racconta la "romanità" della città e dei suoi abitanti. Ovviamente tra il film (noiosetto) e il libro (caruccio) c'è un abisso e fammi sapere.

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    1. Che fortuna il fatto di avere parenti a Roma! :-)

      Il libro di Elizabeth Gilbert l'ho letto un sacco di tempo fa, magari mi vado a riguardare la parte dedicata a Roma. Adesso, sinceramente, non la ricordo.

      Grazie!
      Cinzia

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  2. bellissima esperienza!!! Un po' come la mia a Torino... fatta sempre a marzo! ;) Anche io però voglio andare a Roma a mangiare la pizza di Bonci e i carciofi alla giudia!!!

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    1. Corri, la pizza di Bonci vale il viaggio!
      Un abbraccio
      Cinzia

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  3. ecco. devo tornarci al più presto per provare TUTTO quello che hai raccontato! (poi mi dici del balsamo e degli altri prodottini meravigliosi eh)

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