Buon mercoledì e buona lettura insieme a Elena e al suo Leggermente.
Per il libro di oggi non serve alcun video. Sarebbe bellissimo se, come me, poteste sfogliarlo ascoltando Aventine, l'intero album della mia adorata Agnes Obel. Ad ogni modo la canzone che gli si addice di più trovo sia questa.
Per il libro di oggi non serve alcun video. Sarebbe bellissimo se, come me, poteste sfogliarlo ascoltando Aventine, l'intero album della mia adorata Agnes Obel. Ad ogni modo la canzone che gli si addice di più trovo sia questa.
La prima volta che l'ho visto stavo vagando tra gli scaffali
della Libreria Rizzoli, in Galleria a Milano. Fuori pioveva e io ero reduce
dalla mostra fotografica di Bonatti, pronta a spararmi anche quella di
Segantini, stracolma di visitatori.
Ne scrissi qui appena rientrata a casa, un po' pentita di essermi lasciata
intimorire dalla pioggia e di non averlo comprato. Prevedevo già che avrei
raccontato la nostra storia A Casa di Cindy, perché tra me e questo libro di
storia indubbiamente si tratta.
Come un bel paio di occhi incrociati
sulla metro e lasciati lì, perché bisogna scendere.
Tornata a Genova mi sono
precipitata da Feltrinelli, "Non lo teniamo, è di una casa editrice troppo
piccola". Addio.
Ho pensato che forse da L'Amico Ritrovato,
bellissima libreria del centro storico a cui tutti (me compresa) sono
affezionati, avrebbero per lo meno potuto ordinarmelo...e così è andata.
Mica facile però.
Alla prima e-mail gli editori non
hanno risposto.
Sono tornata all'attacco e abbiamo
provato a telefonare: Timpetill infatti non è solo una Casa Editrice (piccola
sì, ma con pubblicazioni bellissime), è pure una libreria. Quindi pare che
"Certo, lo spediremo subito". Passano i giorni. Troppi. Finché Fabio,
il libraio, mi scrive che li ha sentiti e che stavolta sì, stavolta davvero, il
mio libro è partito.
E qualche giorno dopo il mio libro
è arrivato, portando con sé il catalogo della Casa Editrice, pieno di
meraviglie.
Sono andata a prenderlo una
mattina e, pur conoscendolo a memoria, l'ho risfogliato mille volte seduta sul
tappeto.
E' un pop-up per adulti, almeno a
me piace definirlo così, anche se l'autrice (Emma Giuliani) magari lo ha
pensato per grandi e piccini, e tutto sommato perché no.
Ogni pagina nasconde un'interazione, semplice ma mozzafiato. Il bianco e nero, ma anche i colori, che
più saturi non si può. Sagome, tagli netti, curve, mandorle, petali, profili,
steli e una coccinella.
Sotto ogni scena una frase che costruisce con la precedente e la successiva una
sorta di poesia, una specie di accompagnamento alla vita, pagina dopo pagina.
Fotografarlo è stato difficile perché è un libro ovviamente molto tattile, ma
non solo, Vedere il giorno è un libro intimo che sono sicura
arrivi al cuore di chiunque abbia voglia aprirlo.
Cercatelo. Apritelo. E vedete il giorno.
Che meraviglia *-*
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