mercoledì 11 marzo 2015

Leggermente: Vedere il giorno

Buon mercoledì e buona lettura insieme a Elena e al suo Leggermente. 

Per il libro di oggi non serve alcun video. Sarebbe bellissimo se, come me, poteste sfogliarlo ascoltando Aventine, l'intero album della mia adorata Agnes Obel. Ad ogni modo la canzone che gli si addice di più trovo sia questa.



La prima volta che l'ho visto stavo vagando tra gli scaffali della Libreria Rizzoli, in Galleria a Milano. Fuori pioveva e io ero reduce dalla mostra fotografica di Bonatti, pronta a spararmi anche quella di Segantini, stracolma di visitatori.
Ne scrissi qui appena rientrata a casa, un po' pentita di essermi lasciata intimorire dalla pioggia e di non averlo comprato. Prevedevo già che avrei raccontato la nostra storia A Casa di Cindy, perché tra me e questo libro di storia indubbiamente si tratta.
Come un bel paio di occhi incrociati sulla metro e lasciati lì, perché bisogna scendere.
Tornata a Genova mi sono precipitata da Feltrinelli, "Non lo teniamo, è di una casa editrice troppo piccola". Addio.
Ho pensato che forse da L'Amico Ritrovato, bellissima libreria del centro storico a cui tutti (me compresa) sono affezionati, avrebbero per lo meno potuto ordinarmelo...e così è andata.



Mica facile però.
Alla prima e-mail gli editori non hanno risposto.
Sono tornata all'attacco e abbiamo provato a telefonare: Timpetill infatti non è solo una Casa Editrice (piccola sì, ma con pubblicazioni bellissime), è pure una libreria. Quindi pare che "Certo, lo spediremo subito". Passano i giorni. Troppi. Finché Fabio, il libraio, mi scrive che li ha sentiti e che stavolta sì, stavolta davvero, il mio libro è partito.
E qualche giorno dopo il mio libro è arrivato, portando con sé il catalogo della Casa Editrice, pieno di meraviglie.
Sono andata a prenderlo una mattina e, pur conoscendolo a memoria, l'ho risfogliato mille volte seduta sul tappeto. 
Non ho ancora scritto come si intitola, questo spettacolo. Si chiama Vedere il giorno.



E' un pop-up per adulti, almeno a me piace definirlo così, anche se l'autrice (Emma Giuliani) magari lo ha pensato per grandi e piccini, e tutto sommato perché no.
Ogni pagina nasconde un'interazione, semplice ma mozzafiato. Il bianco e nero, ma anche i colori, che più saturi non si può. Sagome, tagli netti, curve, mandorle, petali, profili, steli e una coccinella.
Sotto ogni scena una frase che costruisce con la precedente e la successiva una sorta di poesia, una specie di accompagnamento alla vita, pagina dopo pagina.
Fotografarlo è stato difficile perché è un libro ovviamente molto tattile, ma non solo, Vedere il giorno è un libro intimo che sono sicura arrivi al cuore di chiunque abbia voglia aprirlo.
Cercatelo. Apritelo. E vedete il giorno.


P.S. Per quanto riguarda la citazione vi basti quest'ultima foto. Avete mai letto nulla di più semplice e complicato allo stesso tempo?

Un ringraziamento speciale alla Casa Editrice Timpetill che mi ha spedito il libro e alla Libreria L'Amico Ritrovato che lo ha custodito per me.

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