mercoledì 29 gennaio 2014

Mi piace quando Vero preme play

La musica è tutta la mia vita, la mia linfa vitale, la medicina per i momenti no e la colonna sonora di quelli belli, ci sono canzoni senza le quali non sarei quella che sono e altre che sembrano scritte solo per me. La musica per me è tutto, insomma. Purtroppo, per quanto mi piaccia, non sono capace di scriverne. 
Ma ci tenevo tanto che la musica facesse parte di questa casa virtuale almeno quanto fa parte di quella vera e allora ho chiesto a una persona speciale di parlarne per me. Ci ho pensato su un po', non volevo disturbarla, la sapevo già tanto impegnata, ma poi ho vinto le resistenze e gliel'ho chiesto. E ho fatto bene, perché lei ha accettato dopo dieci minuti, con un entusiasmo che mi ha commossa. A partire da oggi, ogni mese, entrerà in questa casa, metterà su un disco (sì, perché per me il gesto è sempre quello lì) e ce lo racconterà. Lei è Vero di Mipiacequandopensi e io le voglio un gran bene. 

Salve amici, non posso fare a meno di accettare l’invito di Cinzia e oggi ho il privilegio di sedermi proprio sul suo bel divano vintage e gustare quei muffin che come li fa lei a me non escono mai.
Attacchiamo il mio ipod alle casse che voglio raccontarvi una storia nostalgica.


Il Glam Rock ha avuto inizio durante gli anni ’70  e io avrò avuto si e no sedici anni quando ho scoperto coloro che l’han fatto nascere. Primo tra tutti, anche prima di David Bowie, per me è venuto Lou Reed.
Quel Lou tanto fascinoso con la voce che la si potrebbe riconoscere anche in un coro di voci altrettanto nobili. La moglie, nel ricordarlo poco meno di 3 mesi fa, ne ha parlato in una maniera talmente dolce che stento quasi a credere che personaggi del genere abbiano popolato questa terra.
Se premo play parte Satellite of love, così giusto per riscaldarci un po’. Già che ci siamo vi dico anche che se guardate Velvet Goldmine (il film basato sulla vita di David Bowie – ma da lui non riconosciuto - che porta il titolo di una delle sue canzoni) la ritrovate nella favolosa colonna sonora.  Non vi sto neanche a dire che il David di cui sopra ha anche prodotto il brano e lo potete anche ritrovare nei cori.


Ecco adesso vi ho incuriosito? Tuttavia non è di Satellite of Love che volevo parlarvi, questo l’ho solo fatto per farvi cadere nella rete del “bombombom” che vi tormenterà per una bella oretta dopo la lettura di questo post – e l’ascolto del brano-.
La canzone di cui volevo parlarvi è Perfect Day, che se vogliamo citare un altro film possiamo gettare lì un Trainspotting.  
Il testo di Perfect Day è di una semplicità unica e, come spesso accade, le cose migliori sono quelle più semplici.  E’ una canzone che racconta di un tempo talmente sereno di cui si ha già nostalgia perché lo si può legare a uno qualsiasi dei nostri momenti sereni. 
Mi sono spesso domandata chi lo abbia fatto sentire talmente speciale, se fosse esistita davvero quella giornata tra sorsi di sangria e visite allo zoo. Alcuni hanno supposto che lui abbia voluto dedicare la canzone alla droga come responsabile di quella parvenza di perfezione e io preferisco non rovinare il significato di qualcosa di tanto bello con un quel devastante elemento di disturbo. Mi rifiuto di pensarla così.


Perfect day è la canzone per i pomeriggi profumati, di quando l’aria comincia a farsi leggera e il silenzio non viene più associato alla solitudine, è la canzone del benessere interiore, la canzone della nostalgia per eccellenza e se c’è una caratteristica che mi rispecchia, quello è l’essere nostalgica. Ho nostalgia anche di quello che non è ancora arrivato, non c’è ancora ma già mi manca.
Era un’abitudine ascoltarla sull’autobus mentre tornavo a casa dopo scuola, poi sul treno quando dopo il liceo sono andata a cercare casa altrove, poi lungo i cinque minuti di cammino che separavano il mio appartamento da universitaria alla facoltà, l’ho canticchiato talmente tante volte che quando arrivò il primo amore  - quello serio che poi è quello che finisce sempre -  e il tizio in questione mi canticchiò il motivetto Oh It’s such a perfect day, I’m glad I spent it with you, non sembrava neanche più la stessa canzone.
Anche se ormai da quella volta di anni ne sono passati un po’, io continuo ad associare questa canzone a quel momento - con il lettore mp3 sopravvissuto all’ennesima caduta, attaccato alle casse della mia coinquilina in uno di quei pomeriggi mollicci e placidi che precedono la canicola estiva - e ad un ragazzo che se non fosse stato per Lou, non avrebbe potuto pronunciare una frase più bella.

Che dici, Cinzia, ce l’ascoltiamo?


17 commenti:

  1. adorabile <3 ...che coppia spumeggiante cindy e vero!

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  2. Bella la nuova rubrica Vero, complimenti! Finalmente imparerò qualcosa!!!! Michela.

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  3. bello, bellissimo, magico. se si parla di musica il cuore sussulta, se poi si parla di QUESTA musica beh... <3

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  4. Una rubrica "Vero-amente" bella e non vedo l'ora che riprema play!

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  5. bella rubrica, titolo azzeccatissimo, ma soprattutto "la canzone della nostalgia per eccellenza". non potevi descriverla meglio, Vero! mi hai commosso, ti giuro, e grazie per averci regalato un pezzetto di cuore, con quel ricordo.

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    1. Io ho adorato "il primo amore - quello serio che poi è quello che finisce sempre". Faccio la dura, ma sono una gran romantica...poi oggi non farò altro che ascoltare Lou, mannaggia.

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  6. vero sarà la mia lucarelli del blog (sono in fissa con tutto quello che racconta carlo lucarelli:dee giallo, blu notte etc)
    cinzia, per me tu sei la pippo baudo dei blog, una scopritrice di talenti e un talento a tua volta.
    ciau

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  7. Meravigliosa Perfect Day e sono d'accordissimo con la tua visione, è una canzone nostalgica che sussurra quanto quel giorno fosse così perfetto da non tornare più... una canzone da ascoltare quando sei in vena di un po' di sana malinconia mentre guardi al domani come se ti mancasse già...
    Bravissima Vero! ^^

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  8. Qualche anno fa ci andai terribilmente sotto con Perfect Day.
    Cosa mi viene in mente, con questa canzone?
    Un pomeriggio primaverile, che il giorno è tiepido e la sera torna il freddo e il buio avvolge ogni cosa dal tardo pomeriggio, quando le luci della città si accendono. Un pomeriggio in cui hai fatto una passeggiata, magari sei entrato in un negozietto, hai preso un caffé e poi ancora un giro.
    Quello è un giorno perfetto.

    Moz-

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  9. Un sorrisone a tutti, son felice che vi sia piaciuta questa puntata pilot! Un grande abbraccio a Cindy che mi ha letteralmente invitata a nozze :)

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  10. bellissima questa rubrica! Complimenti Vero!
    E poi mi piacciono troppo i tuoi consigli musicali :)

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